Parigi, 31 lug. (Apcom) – In tempi di manovre e tagli, anche le
vacanze dei leader europei non possono essere che all’insegna
della (relativa) austerità: ferie nei rispettivi Paesi o al
massimo in quelli vicini, se gli impegni istituzionali non li
costringeranno a lavorare anche l’estate.
Il premier socialista spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero ad
esempio – alle prese con una difficile riforma del mercato del
lavoro – resterà nella sua residenza della Moncloa, a Madrid, e
non ha in agenda che un fine settimana nel suo paese natale.
Nel Regno Unito, David Cameron ha pregato i suoi Ministri di evitare le destinazioni troppo esotiche e privilegiare le mete turistiche patrie, in un momento in cui i cittadini sono chiamati a stringere la cinghia; per dare l’esempio, ha preferito quest’anno la Cornovaglia ai tradizionali lidi spagnoli.
Identico messaggio è stato lanciato dal presidente portoghese Anibal Cavaco Silva, che come tutti gli anni trascorrerà le ferie nel suo Algarve natale (un sacrificio che volentieri farebbero milioni di turisti).
Nicolas Sarkozy eviterà i viaggi all’estero e gli yacht degli amici miliardari per ritirarsi nella villa dei suoceri nel Sud della Francia (anche qui sembra difficile poter parlare di dolorose rinunce), mentre il premier François Fillon ha scelto la relativamente vicina Toscana. Il Midi francese è la meta del premier belga uscente, Yves Leterme.
Mentre le traversie politiche non assicurano le vacanze al
presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, è invece già in giro
per l’Europa il Cancelliere tedesco Angela Merkel, la cui meta
non è stata resa nota per motivi di sicurezza.
Tra coloro i cui calendari politici o istituzionali vietano il
relax estivo vi sono il neopresidente polacco Bronislaw
Komorowski, alle prese con l’investitura prevista il 6 agosto, e
il nuovo premier ceco Petr Necas, che affronterà la fiducia in
Parlamento quattro giorni dopo.
Mgi
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