Atene, 12 ago. (Apcom) – Economia in recessione e disoccupazione in aumento in Grecia. Oggi l’ente di statistica, l’Esa ha pubblicato i dati sul Pil, che hanno evidenziato una nuova marcata contrazione nel secondo trimestre, meno 1,5 per cento rispetto al periodo precedente e meno 3,5 per cento nel confronto su base annua, peraltro nel corso di un periodo su cui è attesta una accelerazione della ripresa nell’insieme dell’area euro (i dati Eurostat sono attesi domani). Flessisoni che riflettono una caduta degli investimenti e il taglio della spesa pubblica operato dal governo, nell’ambito delle drastiche misure di austerità volte a risanare i dissestati conti del paese.
Sempre oggi l’Esa ha pubblicato anche i dati sulla disoccupazione di maggio, che continua a aumentare portandosi al 12 per cento secondo. Un decimale in più dal mese precedente, mentre un anno fa, nel maggio 2009 si attestava all’8,5 per cento. Nel paese si contano 602 mila disoccupati totali, e secondo le ultime previsioni di Ue, Bce e Fondo monetario internazionale l’economia resterà su un sentiero recessivo anche nel prossimo anno: dopo il meno 4 per cento del 2010 si prevede un meno 2,5
per cento sul Pil 2011. I più colpiti dalla disoccupazione sono i giovani, oltre uno su tre nella fascia di età tra 15 e 24 anni, secondo l’Esa. Tra la fine del 2009 e l’inizio di quest’anno la Grecia è finita al centro di una tempesta dei mercati a causa delle pesantissime revisioni in peggio dei dati sui suoi conti pubblici. Il tutto ha finito per precluderle l’accesso al mercato dei titoli di Stato.
Lo scorso maggio Atene ha chiesto e ottenuto l’attivazione di un meccanismo di aiuti di Unione europea e Fmi, da 110 miliardi di euro in tre anni, in cambio di drastiche contropartite sul risanamento dei conti. La manovra di austerità sui conti ha affetti depressivi sull’attività economica. Di recente uno studio pubblicato dall’associazione dei commercianti ellenici ha riferito che nella capitale, Atene a causa della crisi ha già chiuso quasi un negozio su sei (15%). Il settore ha perso circa 100.000 posti di lavoro e nelle arterie più commerciali le chiusure hanno colpito un negozio su quattro. Non hanno poi aiutato i numerosi scioperi e proteste, contro le manovre di risanamento dei conti del governo, che nelle passate settimane hanno scoraggiato i flussi turistici, una risorsa chiave dell’economia ellenica. (con fonte Afp)
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