ARCISATE È andato in vacanza lasciando 31 piante di marijuana sul balcone posizionato nel centro storico di Arcisate. Riparate da un protezione che ostruiva la vista all’interno della struttura. Ma non sulla parte superiore. Pensava, probabilmente, che le piante avrebbero così potuto continuare la loro maturazione, lontano da occhi indiscreti e senza alcun rischio. Il proprietario della coltivazione, un 30enne di Arcisate, non aveva però fatto i conto con i controlli della polizia locale.
Così,
quando ieri mattina verso le 8.30, gli agenti del comando cittadino impegnati in un servizio pattugliamento del territorio, proprio nel centro storico, hanno notato le inconfondibili foglie, hanno deciso di vederci più chiaro. Dopo aver sostanzialmente accertato la presenza di piante di canapa sono andati fino in fondo. Hanno chiesto aiuto ai vigili del fuoco di Varese e grazie a loro sono riusciti a raggiungere il balcone. Dove, senza troppa difficoltà, hanno trovato tutte le conferme che cercavano Alla luce del sole, infatti, stavano crescendo, solo leggermente in debito d’acqua, 31 piantine di marijuana. Piante di altezza variabile tra i 30 centimetri e il metro. Con la maggior parte che veleggiava intorno agli 80 centimetri. Una vera e propria coltivazione stupefacente, all’apparenza tutt’altro che improvvisata, piazzata nel cuore della cittadina della Valceresio, in piano centro storico. Fatta crescere senza curarsi di poter essere intercettato. L’unica contromisura, peraltro dimostratasi insufficiente, era rappresentata dalle paratie che ostruivano la vista sui tre lati del balcone. Peccato che le piante più alte la superassero abbondantemente con le foglie la balaustra. Rendendosi di fatto facilmente visibili ad un occhio attento. Così gli angenti della polizia locale di Arcisate, dopo il via libera ottenuto dalla Procura di Varese, hanno proceduto anche ad una perquisizione domiciliare. Nella casa del 30enne, assente perché in vacanza, sono state recuperati un bilancino di precisione, alcuni pacchettini di cellophane normalmente utilizzati per conservare le dose di droga e 7 grammi di hashish. Oggetti e droga che non hanno fatto altro che mettere l’arcisatese ulteriormente nei guai. Al suo ritorno dalle ferie, così, il 30enne troverà una bella denuncia ad attenderlo per la coltivazione di piante da cui si ricavano sostanze stupefacenti. Tutto, infatti, è stato sequestrato in attesa dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
b.melazzini
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