CASTELLANZA Il primo «Palio de la Castellantia» va alla contrada di San Giovanni: ma tutti i bambini e i ragazzi che hanno partecipato ai giochi, vestiti dei colori delle rispettive squadre, sono tornati a casa con una medaglia al collo. Intorno a loro, il tifo delle grandi occasioni, oltre 2.800 le persone che sono entrate nel campo di via Diaz, luogo prescelto per la conclusione della manifestazione.
La giornata si è svolta in parte all’accampamento
ricostruito nel parco della Liuc, con il pranzo rinascimentale e gli sbandieratori, poi il corteo si è trasferito allo stadio. Prima dei giochi, il tiro alla fune, la costruzione del «ponte di Leonardo», la ricostruzione di un puzzle gigante e una prova di abilità, sull’erba sono scesi circa 70 figuranti che con divise e armi in pugno hanno dato vita ad una battaglia tra le truppe svizzere e quelle milanesi. Ad incorniciare il prato, un tratto di mura merlate e il ponte sull’Olona con il castagno e la torre a riprodurre il simbolo della città.
Soddisfatti gli organizzatori che hanno ottenuto un risultato che è andato, a loro dire, oltre ogni previsione.
e.romano
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