LUVINATE “Non dimenticheremo mai il tuo sorriso a volte dolce e a volte malinconico; la tua fragilità era la tua forza”. Così un collega di lavoro ha voluto ricordare Daniela Viganò la trentenne di Luvinate, scomparsa sabato scorso in un tragico e terribile incidente stradale sulla tangenziale Ovest di Milano. Ieri pomeriggio si sono svolti nella chiesa parrocchiale del paese i funerali della giovane. Tantissime le persone presenti, soprattutto giovani, con i volti rigati dalle lacrime,
che hanno voluto salutare per l’ultima volta chi l’amica, chi l’ex compagna di scuola o di università, chi la collega di lavoro. Daniela dopo aver frequentato il liceo scientifico a Gavirate ed essersi laureata in Economia all’Insubria era impiegata nello studio di Ignazio Parrinello, commercialista varesino. «Sei sempre stata un grande esempio di generosità; ricorderemo sempre la tua forza e la tua tenacia con le quali combattevi le cose che ritenevi ingiuste» ha proseguito commosso il collega. Un insegnamento quello di Daniela che resterà nel tempo nei cuori e nelle menti di chi la conosceva. «Non potremo mai dimenticare il tuo esempio, il tuo ricordo sarà sempre vivo nei nostri cuori – ha concluso l’amico che parlava a nome di tutti i colleghi di Daniela – non sei scomparsa per sempre». Presenti anche i vicini di casa; tutta via Rancio, una sorta di piccolo quartiere interno al paese, si è voluta stringere con affetto attorno ai genitori e ai famigliari della ragazza, distrutti dal dolore. Il rito delle esequie è stato celebrato dal parroco don Norberto Brigatti, che prendendo spunto dal Vangelo di Marco letto durante la liturgia della parola, ha esortato alla speranza. «Dio non genera tragedie – ha detto il sacerdote durante l’omelia – anche Gesù è passato dalla sofferenza e dalla morte; l’affetto del Dio cristiano non viene mai meno. E’ Gesù a raccogliere il dolore con le sue mani grandi». Daniela non è mai stata abbandonata da Dio. «La nostra sorella Daniela – ha proseguito don Norberto – è stata accompagnata dalla mano di Dio anche nel momento più duro della sua esistenza, quello della tragedia e della morte». Non serve cercare parole di consolazione, per andare avanti bisogna guardare a Gesù che soffre e muore ma poi risorge. «Si fa fatica a trovare parole di consolazione – ha sottolineato il parroco di Luvinate – ma è Gesù dalla Croce a dirci di non avere paura; Dio è presente anche nella sofferenza e nella morte». Il sacerdote ha concluso l’omelia rivolgendo ai famigliari e a tanti fedeli che gremivano la chiesa un messaggio di speranza. «Dio non rompe le giovani vite – ha concluso don Norberto – affidiamoci a lui; guardando la Croce troveremo la speranza per continuare a vivere».
Terminata la funziona religiosa il feretro è stato portato sul sagrato della chiesa sotto una pioggia insistente, quasi che anche il cielo piangesse per una così giovane vita spezzata troppo presto. Dopo un’ultima benedizione il feretro è stato accompagnato alla cremazione. Le ceneri di Daniela Viganò riposeranno per sempre nel cimitero di Luvinate.
b.melazzini
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