Washington, 8 giu. (Ap) – “So con chi devo prendermela”. Barack Obama usa di nuovo parole inequivocabili per attaccare i responsabili della marea nera e anche per difendere il proprio operato in risposta alla catastrofe del Golfo del Messico.
In un’intervista con la Nbc Television, il presidente degli Stati Uniti sottolinea di aver parlato con i pescatori e con i massimi esperti della Bp, non solo per ragioni accademiche, ma per sapere “quali somari prendere a calci”.
“Sono stato laggiù un mese fa – ricorda Obama – prima che tanti chiacchieroni avessero neppure preso in considerazione il problema del Golfo”. “Ho incontrato i pescatori sotto la pioggia per capire quali potessero essere i rischi potenziali”. Poi Obama ha anche parlato con i tecnici: “Ho parlato con loro perché in teoria dovrebbero avere le risposte migliori – così adesso so quali somari prendere a calci”.
Obama ha di nuovo puntato il dito contro il numero uno della Bp, Tony Hayward, e su alcune sue affermazioni della prima ora: il Golfo “è un grande oceano” e quindi “l’impatto ambientale di questo disastro sarà probabilmente molto, molto modesto”, aveva detto una volta Hawyard. “NOn lavorerà mai per me – ha commentato Obama – qualcuno che afferma una cosa simile”.
Thad Allen, l’ammiraglio responsabile delle operazioni nel Golfo, ha detto ieri che l’imbuto sulla falla sta raccogliendo circa 1,75 milioni di litri al giorno, di più dei giorni precedenti. E Obama ha confermato che il meccanismo sta funzionando, ma non ha nascosto che “l’impatto economico di questo disastro sarà enorme e durerà a lungo”.
Fcs
© riproduzione riservata