VARESE (lr) I nostri boschi in questi giorni sono pieni di funghi velenosi mortali (amanita phalloides) che nella fase iniziale di crescita somigliano in tutto e per tutto all’amanita cesarea, più conosciuta come «ovulo» e perfettamente commestibile, con cui possono essere facilmente scambiati. Poi ce ne sono altri, come i famosi «chiodini» che sono sicuri per la salute solo se prima di essere cucinati vengono bolliti per almeno 20 minuti.
Queste alcune delle avvertenze suggerite dall’esperto Walter Clerici, dell’Ispettorato micologico attivato dall’Asl di Varese in quattro sedi territoriali (oltre a via Otorino Rossi a Varese anche Laveno, Gallarate e Saronno) e accessibile gratuitamente a tutti i privati cittadini e anche agli operatori commerciali. Lo scopo è quello di prevenire le intossicazioni da fungo che si concentrano proprio nel periodo autunnale, quando l’umidità riempie il sottobosco di tantissimi funghi, alcuni buoni, altri meno o addirittura letali. «Per
questo prima di mangiare funghi raccolti nei boschi da persone che non sono micologi esperti, è sempre meglio farli controllare dagli esperti dell’Asl – spiega il direttore generale dell’Asl di Varese Pierluigi Zeli – non costa nulla e ci si guadagna in sicurezza». Un invito rivolto soprattutto ai «fungiatt» più o meno esperti o improvvisati, dato che negli ultimi anni la stragrande maggioranza di intossicazioni da fungo è avvenuta in ambito familiare.
«L’anno scorso i varesini ci hanno chiesto di controllare 500 chili di funghi e di questi circa un terzo, e cioè 170 chili, sono risultati non commestibili e quindi distrutti», spiega dati alla mano Rita Cremona, responsabile del dipartimento Igiene alimentare dell’Asl di Varese. «Le chiamate dal pronto soccorso sono state sei in tutto, ma bisogna considerare che circa il 70% delle intossicazioni da fungo vengono scambiate per banali gastroenteriti e si risolvono con cure sintomatiche», aggiunge mettendo però in guardia da quel 10% di intossicazioni gravi, potenzialmente letali da funghi che contengono amatossine e colpiscono reni e fegato.
e.marletta
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