Istanbul, 29 mar. (Apcom) – Sarebbe curioso vedere la faccia del premier turco Recep Tayyip Erdogan adesso. Perché, seppure il suo Akp, il Partito per la giustizia e lo sviluppo, di orientamento islamico-moderato, abbia vinto le elezioni, non ha certo trionfato come Erdogan e la stampa filo-governativa avevano previsto alla vigilia. Anzi. Ci sono un paio di indicatori che dovrebbero essere per il primo ministro motivo di seria preoccupazione in vista delle politiche del 2011.
Con il 50% circa dei seggi scrutinati infatti l’Akp raggiunge un 40% dei consensi, circa 7 punti in meno del trionfale risultato del 2007 e circa 2 punti in meno delle amministrative del 2002. Un risultato buono ma non certo brillante soprattutto se si tiene conto che Erdogan non ha sfondato proprio dove aveva puntato maggiormente, ossia l’est del Paese e l’elettorato curdo.
Viene spontaneo pensare che le polemiche che hanno visto protagonista l’Akp per la donazione di elettrodomestici alla fine hanno avuto il loro effetto. Sta di fatto che il popolo curdo ha scelto il Dtp, il partito curdo per la società democratica, che nella roccaforte Diyarbakir potrebbe portare a casa oltre il 70%. Un risultato che potrebbe avere come immediato risultato l’arresto di quel cammino di integrazione e riforme intrapreso da Stato turco e popolo curdo e che è lecito anche leggere forse come una vittoria morale del Pkk.
Poco brillante anche il risultato a Kayseri, dove l’Akp ha sempre spadroneggiato e dove ha donato il 10% dei suoi voti al Mhp, il Partito nazionalista di Devlet Bahceli, che cresce ancora destando qualche preoccupazione nella parte più filo europea del Paese.
Dall’altra parte, in casa Chp, il Partito repubblicano del popolo, rimane stabile al suo 20%, conservando tutte le posizioni storiche e assiste pressoché impotente all’affermazione, del Saadet Partisi, il partito islamico della felicità, che ha conquistato fino a questo momento un incredibile 5,87%.
Rimane il nodo Istanbul, che ha buone probabilità di diventare una telenovela. A dispetto da quando detto dai media nella prima serata, i dua candidati, Kadir Topbas, per l’Akp e Kemal Kilicdaroglu per il Chp sono testa a testa e secondo il Chp, i laici avrebbero vinto. Un risultato che se confermato spazzerebbe l’Akp, che sarebbe costretto a rivedere il suo bilancio su queste elezioni.
Potremmo saperlo anche fra molte ore. Per uno strano caso della sorte infatti questa sera i computer dell’Alta commissione elettorale hanno smesso di funzionare interrompendo il conteggio
Mao
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