Parigi, 18 ago. (Ap-Apcom) – Nicolas Anelka è “morto dal ridere” dopo avere appreso la notizia della squalifica di 18 partite imposta dalla federcalcio francese nei suoi confronti e che gli impedirà praticamente di tornare a vestire la maglia della nazionale. “Secondo me, tutta questa storia della commissione d’inchiesta è un’aberrazione, una farsa messa in piedi per non perdere la faccia”, spiega oggi l’attaccante del Chelsea dalle colonne di France Soir.
Anelka e altri quattro compagni di nazionale sono stati squalificati per le vicende relative al recente Mondiale sudafricano, concluso dalla Francia con la disastrosa eliminazione al primo turno e segnato da gravissimi episodi di indisciplina in seno alla squadra: dai volgari insulti che Anelka (secondo quella che fu la ricostruzione de L’Equipe) rivolse all’ormai ex ct Raymond Domenech nel corso dell’intervallo del match perso 2-0 con il Messico, allo sciopero messo in piedi dalla squadra per protestare contro l’allontanamento del compagno di squadra, al rifiuto di scendere in campo.
Gli altri squalificati sono Patrice Evra (5 partite), che in Sudafrica era il capitano, Franck Ribery (3) e Jeremy Toulalan (1). “La mia storia con i bleus si è chiusa il 19 giugno a Knysna, la nazionale ormai è passato, quello che hanno deciso ieri fa ridere”, ha detto Anelka. “L’unica cosa da fare sarebbe voltare tutti definitivamente pagina, perché il nuovo ct Laurent Blanc avrebbe bisogno di lavorare con serenità. Invece questi, che pagliacci…”.
CAW
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