La Volvo S60 salva-pedoni

Si rinnova uno dei modelli più longevi sul mercato: lanciata nel 2000 e prodotta in poco meno di 580 mila esemplari (fino a marzo 2009), la Volvo S60 passa il testimone alla seconda generazione. Decisamente più sportiva nel look, promette un’esperienza di guida coinvolgente e punta su una dotazione di sicurezza all’avanguardia per conquistare un pubblico più giovane e dinamico.

Sotto il profilo stilistico l’ultima novità della casa di Göteborg resta fedele alla S60 Concept svelata in occasione del Salone di Detroit 2009: il modello di serie, presentato in anteprima al Salone di Ginevra, rinuncia alle scenografiche porte con apertura ad armadio ma conserva il taglio sportivo da coupé a quattro porte.

Rispetto alla prima serie aumentano le dimensioni e cresce lo spazio a bordo: la nuova S60 è lunga 4.628 mm e ha un passo di 2.776 mm, a vantaggio soprattutto dell’abitabilità posteriore. Il frontale aggressivo, con gruppi ottici allungati e luci ausiliarie separate, si ispira direttamente a quello della XC60.

Dalla fortunata Sport Utility, che ha riscosso ottimi risultati sia in Europa che negli Stati Uniti, la nuova berlina svedese riprende anche i più avanzati dispositivi anti-collisione. In particolare il «City Safety», che alle basse velocità provvede a frenare automaticamente la vettura, sulla S60 è stato integrato con la funzione «Pedestrian Detection with Full Auto Brake».

Attraverso un radar anticollisione collocato sulla griglia del radiatore e una telecamera sulla sommità del parabrezza, il sistema riesce a riconoscere eventuali pedoni di altezza superiore agli 80 cm che si trovano davanti alla vettura e ne segnala la presenza con allarmi sonori e luminosi.

Se il conducente non reagisce in tempo e la velocità non supera i 35 km/h, il dispositivo interviene automaticamente sui freni per impedire l’investimento. A velocità superiori invece rallenta il veicolo per limitare le conseguenze dell’impatto.

La Volvo S60 è anche la prima berlina nella sua categoria a disporre di un sistema Esp di ultima generazione con «Advanced Stability Control», in grado di rilevare l’angolo di rollio per prevenire possibili perdite di aderenza. Per limitare il sottosterzo in curva, il «Corner Traction Control» agisce invece come un differenziale autobloccante frenando la ruota interna e aumentando la coppia motrice inviata alla ruota esterna.

La berlina scandinava si presenta sul mercato italiano con quattro motorizzazioni, due delle quali rappresentano una novità assoluta nella gamma Volvo: si tratta del 2.0T turbo a iniezione diretta di benzina di origine Ford da 203 cv e del cinque cilindri turbodiesel D3 2.0 litri da 163 cv, accreditato di un consumo medio di 5,2 litri di gasolio ogni 100 km.

Completano l’offerta il turbodiesel D5 2.4 litri da 205 cv e il sei cilindri turbo benzina T6 3.0 litri da 304 cv, abbinato di serie alla trazione integrale Awd e al cambio automatico Geartronic a sei marce. In un secondo tempo arriveranno tre unità a iniezione diretta di benzina (2.0 T5 da 240 cv, 1.6 T4 da 180 cv e 1.6 T3 da 150 cv) e l’interessante 1.6 D DRIVe da 115 cv, un motore che vanta consumi ed emissioni particolarmente contenuti: soltanto 4,3 litri di gasolio ogni 100 km e 115 g/km di CO2. La Volvo S60 è già in listino con prezzi a partire da 32.900 euro.

Tre i livelli di allestimento previsti (Kinetic, Momentum e Summum) con una dotazione base che comprende l’innovativo sistema City Safety, il controllo di stabilità Esp, Abs con Ebd, otto airbag e climatizzatore automatico. L’attesa versione station wagon V60 arriverà in autunno.
 D. S.

m.sanfilippo

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