Napoli, 31 ago. (Apcom) – Il sindaco di Capri, Ciro Lembo, iscritto nel registro degli indagati in merito alla vicenda del sequestro del depuratore di Occhio Marino, si dice “tranquillo”. In una nota ha infatti spiegato che verrà “presto chiarita tutta la vicenda alla magistratura che ce ne chiede conto”. Il provvedimento di sequestro è giunto dopo pochi giorni dalle polemiche sollevate dall’opposizione e il primo cittadino caprese ha aggiunto: “Ribadisco due concetti fondamentali, che ricadono sotto la mia responsabilità: la balneazione intorno all’isola non è mai stata in dubbio e non c’è nulla da nascondere su quell’impianto”. L’amministrazione comunale ha precisato inoltre che la revoca di autorizzazione allo scarico all’impianto di Occhio Marino è avvenuta lo scorso settembre, dopodichè sono subito partiti i lavori di potenziamento e messa a norma dell’impianto che, terminati lo scorso luglio, hanno reso il trattamento tecnologicamente all’avanguardia.
“Da settembre scorso lo scarico in mare avviene grazie a un’ordinanza – ha precisato il consigliere delegato all’Ambiente Alessandro Esposito – che è stata prorogata fino al prossimo dicembre. Tale ordinanza era necessaria perchè non era possibile fermare l’impianto e interrompere lo scarico, altrimenti ci sarebbero state conseguenze igienico-sanitarie neanche immaginabili. Il sindaco – ha continuato – non aveva altra scelta e, d’altronde, abbiamo agito sempre d’accordo con la Provincia, la Prefettura e tutti gli enti competenti,
per cui sono certo che tutto si chiarirà in breve tempo”. Il sindaco Lembo è indagato per abuso d’ufficio, scarico senza autorizzazione, danneggiamento, deturpamento di beni ambientali e getto pericoloso di cose, insieme all’amministratore unico della Gori, che gestisce l’impianto, Giovanni Marati. “Naturalmente siamo sempre a disposizione degli organi inquirenti che, dando la facoltà d’uso, evidentemente hanno pure ben compreso – ha proseguito il primo cittadino di Capri – che l’impianto non può smettere di funzionare. Quel depuratore ha avuto dei problemi, già noti, dai quali stiamo uscendo ma, ci tengo a ribadire, le caratteristiche dello scarico a un chilometro dalla costa e a oltre 60 metri di profondità sono tali che la balneazione è stata sempre in totale sicurezza. E d’altra parte – ha concluso Lembo – le analisi Arpac (Agenzia regionale per l’Ambiente) sulla balneabilità lo confermano appieno”.
Psc/Lux
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