Londra, 1 set. (Ap) – Il successo di Londra nella corsa alle Olimpiadi del 2012 fu possibile anche grazie a Silvio Berlusconi. Lo sostiene l’ex primo ministro britannico Tony Blair, che nella sua nuova autobiografia ripercorre la corsa all’assegnazione dei Giochi confessando inoltre di avere temuto una “umiliante” sconfitta per mano degli eterni rivali francesi. Le memorie di Blair, pubblicate oggi con il titolo di “Un viaggio” (“A journey”), rivelano un dettaglio inatteso nel racconto del decisivo voto del Comitato Olimpico Internazionale in occasione del congresso di Singapore.
“Ci fu un’ultima persona senza la quale forse non avremmo vinto: Silvio Berlusconi”, scrive l’ex primo ministro, che racconta di avere guadagnato l’appoggio dell’Italia (definita “pedina cruciale”) grazie ad una visita in Sardegna nella residenza dell’attuale capo del governo italiano. “Mi domandò quanto le Olimpiadi fossero importanti e io gli risposi che lo erano”, scrive ancora Blair: “‘Molto?’, mi chiese. ‘Enormemente’, dissi. Mi disse ‘sei un mio amico, non ti prometto nulla ma cercherò di aiutarti’. E’ tipico di Silvio ed è per questo che mi piace. Molti politici fanno promesse ma poi non fanno nulla, lui mi disse ‘non ti prometto nulla’ ma poi raggiunse l’obiettivo”.
In occasione del voto di Singapore l’Italia vantava cinque membri nell’assemblea del Cio, un numero eguagliato dalla sola Svizzera. “Non ho idea di come abbiano votato gli italiani, ma…”, conclude Blair lasciando le conclusioni alla fantasia dei lettori. L’Italia ha recentemente candidato Roma alle Olimpiadi del 2020.
Grd-Caw
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