Vienna, 7 set. (Apcom) – “3096 giorni”. Con questo titolo sarà da oggi in libreria l’autobiografia di Natascha Kampusch, la ragazza rapita quando aveva appena dieci anni e tenuta ostaggio per otto anni in Austria. La terribile esperienza viene raccontata in 284 pagine, da quel giorno del rapimento nel marzo 1998 sulla strada per scuola, fino alla fuga, il 23 agosto 2006: un periodo scandito da violenze fisiche e morali da parte del suo aguzzino, Wolfgang Priklopil, che la teneva rinchiusa in una cantina di Strasshofns, alla periferia di Vienna.
Secondo gli estratti, pubblicati in anticipo sui giornali austriaci, Natascha Kampusch, oggi 22enne, descrive “l’amore disturbato di Priklopil” che, malgrado gli abusi sessuali, cercava anche altro: “L’uomo, che mi picchiava, mi teneva rinchiusa nella cantina e mi lasciava morire di fame, voleva essere coccolato (…) voleva aver qualcuno per cui essere la persona più importante al mondo”.
La tiratura dell’autobiografia di Natascha Kampusch è di 50mila copie; il volume esce in contemporanea in 11 paesi e costerà 20 euro.
Fcs
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