Notte alcolica a 17 anni: rischia il coma etilico e finisce in ospedale. È l’ennesimo caso in provincia: l’allarme è scattato poco dopo le 3 della notte tra sabato e domenica in via Volta a Germignaga.
Allarme anche dai pronto soccorso degli ospedali di tutta la provincia: «Almeno tre o quattro casi in media ogni fine settimana. Sempre più bassa l’età di chi arriva da noi, in aumento i minorenni».
Lo scorso 12 agosto era toccato a Varese: due sedicenni erano arrivati all’ospedale di Circolo in stato di semincoscienza. Erano stati trovati per strada e soccorsi: con amici avevano partecipato a un festino abusivo in zona Brunella.
Il diciassettenne non è stato la sola vittima di un’abbuffata alcolica ieri notte. A Cassano Magnago una ragazza di 24 anni è stata trovata fuori da un locale in condizioni pietose. Anche lei è stata trasportata in ospedale.
Pure questo secondo caso conferma le statistiche: in aumento anche il numero di ragazze che abusano di alcol. E in aumento sono anche le denunce per guida in stato d’ebbrezza che coinvolgono donne beccate ubriache al volante.
Se nel caso della 24enne, però, non vi sono responsabilità da parte di terzi, dar da bere a un minorenne è una violazione della legge.
Il ragazzino trovato a Germignaga è arrivato in ospedale in codice giallo: il suo tasso alcolemico superava quota 2. Siamo a quattro volte il consentito dalla legge per potersi mettere al volante: un tasso alcolemico giudicato pericoloso a livello sanitario. Dall’ospedale di Luino, dove il ragazzino è arrivato in condizioni preoccupanti, è scattata la chiamata ai carabinieri. Il giovanissimo è rimasto in osservazione per tre ore, le sue condizioni sono andate migliorando: ieri mattina è stato dimesso e riconsegnato a genitori comprensibilmente furiosi.
L’episodio, però, ha fatto scattare l’indagine da parte dei carabinieri. Il ragazzino sarà ascoltato nei prossimi giorni, appena si sarà completamente ristabilito. I militari mirano ad accertare dove abbia bevuto. In un locale? In questo caso il gestore rischia una sanzione da migliaia di euro.
Oppure ha comprato alcol in qualche negozio? L’ipotesi più probabile è che, come ormai accade sistematicamente, il ragazzino faccia parte di un gruppetto di amici frequentato anche da maggiorenni.
I quali, in vista del week end, acquistano alcol per tutti: in quanto diciottenni possono farlo, salvo poi rifornire anche i minori. L’abitudine è confermata anche dal personale di diversi supermercati della zona: il maggiorenne compra, gli altri lo aspettano fuori. Individuare i responsabili è complicatissimo. I minori che rischiano il coma etilico in ospedale, infatti, mantengono un certo atteggiamento omertoso. Con la scusa della sbronza, puntualmente asseriscono di non ricordare nulla.
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