A Cunardo un’esperienza antropologica

I libri d’artista d’Alberto Casiraghy? Un’esperienza antropologica. Così l’eclettico maestro della micro-editoria d’Osnago, poeta e fondatore nel 1982 della casa editrice PulcinoElefante definisce la sua opera ultratrentennale, presentata sabato alle Fornaci Ibis di Cunardo. L’affollatissimo appuntamento culturale, svoltosi sotto l’egida del Comitato Culturale del JRC di Ispra e organizzato da Antonio Bandirali, ha riunito la crème degli artisti varesini: fra loro Giorgio Robustelli, lo storico angerese Giuseppe Armocida, Marco Ermentini, architetto dello staff di Renzo Piano e inventore della Timidina per contenere l’ego dei suoi colleghi di categoria,

Roberto Tilio e altri, che hanno reso omaggio all’editore che ha pubblicato oltre 9200 libriccini d’artista, pezzi unici che hanno accolto versi celebri come quelli di Alda Merini. Nel suo laboratorio le opere di questo pioniere, che nel suo percorso si è trasformato da Pulcino in Elefante, sono esposte permanentemente. A Cunardo però, nel fascino eterno dei locali delle fornaci, ha presentato i suoi pezzi migliori, affiancati da una mostra fotografica su Adriano Porazzi, ultimo xilografo scomparso a 93 anni. L’evento, che s’inserisce nell’ambito degli appuntamenti artistici del Semestre Italiano alla Presidenza UE, ha visto l’intervento anche del presidente del comitato del Semestre Giampiero Tartaglia del JRC, del sindaco di Cunardo Angelo Morisi e di Giorgio Matticchio, che ha tratteggiato la storia degli imitatissimi libretti-plaquette. La giornata è stata allietata da letture poetiche degli aforismi di Casiraghy ed altri e da un breve concerto eseguito da Michele Casiraghi con lo strumento antico del salterio.

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