Gallarate-Cassano Sarà colpa della crisi che ha trattenuto più persone in città. Ci avrà messo un belo zampino anche l’afa soffocante delle scorse settimane. Sta di fatto che «la piscina è l’unico modo per sopravvivere in città per chi non è andato in vacanza». Una sentenza incontrovertibile se a pronunciarla è Lucia Moglia, direttore dell’impianto sportivo gallaratese di Moriggia. E i numeri sembrano darle ragione. Non solo quelli rilevati dal termometro: nella struttura che gestisce a giugno 2009 sono stati 20 mila i tagliandi d’ingresso
staccati, contro i 18 mila dello stesso periodo del 2008. Numeri lievitati a 25 mila nel mese di luglio, contro i 21 mila dell’analogo mese del 2008; mentre nei primi 20 giorni di agosto 2009 sono state 14 mila le giornate trascorse da altrettanti gallaratesi tra il verde e le vasche di via Benedetto Croce. Logica conclusione: sono oltre 700 ogni giorno gli ingressi medi all’impianto.
Il costo del biglietto di ingresso per gli adulti è pari a sette euro, che diventano nove nei giorni festivi. «Tariffe immutate rispetto al 2008 e la promozione family, che abbassa a tre euro, da sei, il prezzo del biglietto di ingresso per gli under 13 se accompagnati dai genitori. Nel 2008 questa promozione era limitata ai giorni infrasettimanali, nella stagione 2009 è stata estesa a domeniche e giorni festivi ». Questi due primi dati apprezzati dai gallaratesi secondo la dirigente. L’offerta di Amsc Impianti e servizi è ancora più ricca: il tagliando “happy swim”, che consente l’ingresso all’impianto dalle 18 in poi – con possibilità di rimanere nelle vasche all’aperto a seconda della durata della luce naturale e nella struttura fino alle 22. «Vedo tanti entrare all’ora dell’aperitivo» commenta Moglia. E per l’inverno prosegue l’ampliamento dell’offerta, con corsi di fitness “terrestre”, a fianco dei consueti corsi di nuoto e ginnastiche in acqua. Uno in particolare mette Moriggia in competizione diretta con i diversi centri per il benessere tanto popolari nei Due Galli: l’introduzione del «Bosu, una pedana circolare, simile ad una calotta di plastica elastica definita “erede dello step”, che abbiamo fatto arrivare dall’Olanda e piacerà moltissimo».
Concorda su tutta la linea con la collega gallaratese Luca Pandini, Club Manager della piscina Swim Planet di Cassano Magnago. «Un buon afflusso» quello dei gitanti in via Nenni. «Nel mese di luglio la media giornaliera di ingressi è stata di circa 200 persone, tra adulti e bambini, per un totale di 6450 clienti. Nel mese successivo la media è di 230 persone circa per un totale di 4900 ingressi nei primi 20 giorni».
Numeri diversi da quelli dell’impianto gallaratese a motivo delle diverse dimensioni delle due strutture, ma dati decisamente in crescita: «Rispetto all’anno scorso c’è stato un incremento del 12% di utenti nel mese di luglio e del 5% nel mese di agosto. L’utenza estiva si è diversificata tra la settimana – in prevalenza con utenti soci del club – e weekend, con clienti occasionali». Sì, perché anche a Cassano la piscina si affianca ad una zona fitness, che «non ha risentito particolari cali se non un minimo nei giorni più caldi di quest’estate torrida». E il successo è assicurato.
Emanuela Boem
f.artina
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