«Scusate, ma voi chi siete?». Questa è la domanda che molti gallaratesi hanno posto al gruppo di più di 20 Steampunk che ieri pomeriggio hanno pacificamente invaso il centro cittadino. «La nostra è un’interpretazione del futuro visto attraverso la forza motrice del vapore e la meccanica» spiega una steampunkers ad un ragazzo che le chiede come mai indossa una gonna così strana.
Osservando da vicino i costumi, si riconoscono due elementi ricorrenti: il viaggio e il tempo. Gli ingranaggi diventano così bottoni, collane e decori che impreziosiscono giacche e cappelli. Non mancano le mongolfiere, i cestini di vimini e gli occhiali dei primi aviatori. «A differenza dei cosplayer non interpretiamo un personaggio specifico ma prendiamo spunto da un racconto, una fiaba o un preciso periodo storico» racconta una partecipante in posa davanti alla scalinata Liberty appena ristrutturata.
Non accade tutti i giorni di incontrare per strada persone che girano con un bastone da passeggio con incastonato un vecchio orologio o che indossano un cappello da cui spunta un topolino armato di fucile e pistola. Questo, e molto altro, è quello che è successo per le vie del centro. «L’idea di quest’iniziativa è nata subito dopo aver visto che al Teatro Condominio sarebbe andata in scena una re-interpretazione di “Cats” in chiave Steampunk» spiega Vincenzo Rasulo Responsabile di NekoBus ed organizzatore della giornata.
«Un grazie al Comune e in particolare alla dottoressa Manuela Solinas e l’assessore alla cultura Isabella Peroni per averci dato la possibilità di organizzare questo evento itinerante – dichiara Vincenzo Rasulo – Prendere il the nel foyer del Condominio è un onore ed un’emozione». Lo spazio è stato allestito grazie alla collaborazione degli organizzatori del Mercatino dell’antiquariato: «Ci hanno fornito i tavolini e tutti gli arredi – sottolinea uno degli organizzatori – Grazie a loro abbiamo potuto dar vita ad uno spettacolo nello spettacolo».
«È bello poter essere qui – racconta Solinas che, smessi i panni del mestiere, ha indossato quelli steampunkiani – è una mia passione, mi piace portare questi costumi e lo trovo un modo divertente per incontrare nuove persone». Ed è proprio la Presidentessa Aurelia Gottifredi a sottolineare come «Gallarate è stata davvero una bella città in cui scattare delle foto, ha degli angoli davvero interessanti ed i gallaratesi si sono dimostrati calorosi».
Ad un certo punto le tende che separano il foyer dal resto del teatro si spalancano ed ecco spuntare gli attori di Cats che, ancora con gli abiti di scena addosso non hanno resistito ad incontrare gli ospiti. «È esaltante incontrare persone che come noi condividono la passione per questo stile davvero unico» dichiara uno degli attori.
È finalmente giunto il momento di sedersi, bersi una tazza di, assaggiare il buffet ed ovviamente scattarsi delle foto.