Gerusalemme, 17 giu. (Apcom) – Più di 100mila ebrei ultra-ortodossi sono scesi in piazza oggi pomeriggio a Gerusalemme e a Bnei Brak, nei pressi di Tel Aviv, per denunciare l’ingerenza della Corte suprema di Israele a nome del primato della Torah (la legge religiosa ebraica) sulle leggi civili.
Lo ha reso noto il portavoce della polizia, Micky
Rosenfeld, affermando che a inizio serata c’erano ancora 100mila persone nel cuore di Gerusalemme ovest. Era dal 1999 che gli ultraortodossi non davano vita a manifestazioni così imponenti in Israele. Manifestazioni che sono state trasmesse in diretta dalla televisione e che hanno anche oscurato l’alleggerimento del blocco di Gaza annunciato oggi dal governo. La causa: una sentenza di ieri della Corte che vieta la segregazione fra bambini askenaziti e sefarditi nelle scuole religiose.
A questa sentenza è direttamente collegata la vicenda della colonia di Immanuel, in Cisgiordania, dove 86 genitori askenaziti (ebrei originari dell’Europa centrale e orientale) hanno preferito due settimane di carcere piuttosto che obbedire al verdetto della Corte che li costringeva ad accogliere le bambine di famiglie sefardite (originarie delle comunità orientali) nella loro scuola. Accusati di discriminazione razziale, questi genitori, accompagnati da migliaia di manifestanti, si sono presentati oggi alle 17 in un commissariato di Gerusalemme da dove dovevano essere trasferiti in delle prigioni nel centro del Paese.
Nel 1999, gli ebrei haredim (gli ultrortodossi) avevano radunato un mezzo milione di persone a Gerusalemme, la più importante manifestazione della storia del Paese, per protestare contro “la dittatura” della Corte suprema. La vicenda della colonia di Immanuel ha suscitato l’ira dei principali quotidiani del Paese e riacceso il conflitto fra laici e ortodossi. I primi accusano i secondi di coercizione per voler imporre la loro visione del mondo e gli contestano di godere dell’esonero dal servizio militare obbligatorio. In virtù di un accordo con lo Stato, i giovani ebrei ultraortodossi non sono obbligati al servizio militare se studiano fino a 25 anni nelle scuole talmudiche. (con fonte Afp)
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