La vittoria all’ultimo respiro sull’Union Milano, la rimonta palpitante, hanno rapito le emozioni di tutti quanti.
E tra le mille persone accorse a Giubiano c’era anche Roberto Roversi, giornalista di Rovigo recentemente trasferitosi a Varese. Lui, che è originario di una città dove il rugby è religione, è rimasto veramente a bocca aperta davanti all’entusiasmo del Levi e di tutta Varese: «Sono estremamente sorpreso, in modo positivo, di quanta gente ci fosse a vedere la partita. Qualche settimana fa sono andato a vedere Rovigo-Lazio a Roma, partita di Eccellenza, e c’era molta meno gente che a Varese. Ho visto e sentito un bel clima, e ho passato un bellissimo pomeriggio».
Ma cosa lo ha portato fino a Varese, ancora ce lo deve spiegare: «Io sono di Rovigo e ho fatto il giornalista di rugby per testate come il Gazzettino e il Resto del Carlino. Recentemente mi sono trasferito a Varese per un altro lavoro, e sapendo della partita ho deciso di prendermi un pomeriggio per godermi un po’ di sano rugby».
E le sue aspettative iniziali sono state addirittura superate: «Ripeto, al Levi c’era un clima bellissimo, tanta gente in festa. Tutte queste persone rappresentano il bello di questo sport, il rugby sano, di provincia, dove c’è tanta passione e girano pochi soldi. I ragazzi vanno in campo solo per amore di questo gioco e hanno tanta voglia di prendere botte».