A Laveno Mombello nasce il primo ruscello vivaio di trota marmorata in Lombardia

Trota marmorata e biodiversità: un progetto innovativo per la conservazione ittica e la tutela ambientale regionale.

LAVENO MOMBELLO – Dopo un lungo percorso burocratico, ha preso il via il progetto preliminare per la creazione del primo ruscello vivaio in Lombardia, volto alla riproduzione e conservazione della trota marmorata. L’iniziativa, curata dallo Studio Idrobiologico Lombardo con Fabrizio Merati come responsabile, vede il coinvolgimento dei volontari del Comitato Bandiera Blu a Cerro. Questo programma si ispira a un progetto simile avviato nel 2020 in Trentino-Alto Adige sotto la supervisione scientifica di Leonardo Pontalti.

Il progetto

Il piano prevede la liberazione di avannotti di trota marmorata, ottenuti presso l’incubatoio ittico comunale di Laveno Mombello, in un piccolo corso d’acqua. Gli avannotti, provenienti da uova fecondate presso l’impianto di Maccagno, cresceranno per un anno in condizioni naturali, garantendo un novellame robusto e ideale per il ripopolamento, diversamente da quelli allevati in cattività secondo metodi intensivi. Una caratteristica chiave del ruscello vivaio è l’assenza di competizione con adulti, poiché ogni anno il novellame viene raccolto e trasferito altrove, favorendo un accrescimento sano e privo di predatori.

Le attività

Il recupero del novellame viene effettuato con l’elettro-pesca, un metodo sicuro che permette di catturare le giovani trote senza arrecare danni. Lo Studio Idrobiologico Lombardo fornisce gratuitamente attrezzature e mezzi, e le attività sul campo sono condotte da personale volontario. «Ci auguriamo – affermano i promotori – che questo progetto possa ottenere il sostegno di enti come Regione Lombardia, Provincia di Varese e il Concessionario dei diritti di pesca».

La trota marmorata

Specie endemica del distretto padano, la trota marmorata può superare i 20 chili di peso, rappresentando uno dei salmonidi più grandi delle acque del Nord Italia. Tuttavia, è in pericolo a causa del degrado ambientale, della presenza di barriere artificiali e dell’introduzione di specie ittiche esotiche. Con questo ruscello vivaio, si punta a preservare la biodiversità e a contrastare il declino di una specie simbolo delle acque dolci italiane.