– Erano una trentina i professionisti che martedì mattina si sono raccontati al Salone dell’Orientamento e delle Professioni organizzato alla scuola secondaria Salvemini per le terze medie dell’Istituto Comprensivo Varese 1: un’occasione importante per i ragazzi per venire a confronto direttamente con il mondo del lavoro.
Ottima l’idea della docente organizzatrice di far convergere professionalità pratiche e mestieri intellettuali selezionandoli fra i più ambiti dai giovani e assortendoli con il verbo di alcune scuole superiori di forte spendibilità: Manzoni, Newton e CFP di Bisuschio.
Tre i plessi coinvolti e sei le classi: Salvemini, Righi e Don Rimoldi, tuffatisi a capofitto in una mattinata di intenso colloquio con il futuro che li attende alle porte.
Così i professionisti del domani, divisi per gruppi, hanno incontrato – sulla base di una rosa di preferenze espresse nei giorni precedenti al salone – un’educatrice, un amministratore di condominio, un project manager, un ingegnere informatico, un farmacista, una consulente estetica, un idraulico, un meccanico, un fotografo, una psicologa, due parrucchiere, un’estetista, uno chef e un maître, una consulente aziendale, una selezionatrice del personale, due ingegneri meccanici, una scultrice, una musicista, un’insegnante, un ingegnere elettrotecnico, un architetto, uno storico, un’assistente igienista dentale, un’infermiera, due caposquadra dei Vigili del Fuoco, un professionista dello sport e una giornalista, molti dei quali volti noti.
Fra i mestieri più gettonati quello dell’infermiera, rappresentato da , dalla quale sono arrivati anche diversi ragazzi, ma anche il responsabile calcistico impersonato da ; e, ancora, la musica, ben argomentata e difesa da che impersonava doppiamente il Liceo Musicale Statale “Manzoni” e il Civico “Malipiero”; infine gli argomenti portati dal De Filippi, il cui forte consenso è segno tangibile che la ristorazione ha un sempre più crescente appeal presso le nuove generazioni.
Un manipolo di pochi ma convinti i futuri classicisti approdati da ed esaltati dalle pergamene sulla Belforte di cinquecento anni fa con tanto di nomi e cognomi d’epoca (fra cui qualcuno dei loro): tanti, al contrario, hanno affollato l’aula di , mitico fotografo varesino che ha snocciolato la sua carriera fatta di scatti memorabili e di incontri celebri come quello con .
Ma ciò che ci stupisce e un po’ commuove è il fascino intramontabile del giornalismo: essendo stati invitati noi della Provincia a raccontarci, lo possiamo testimoniare. Tantissimi freschi sguardi già innamorati del nostro mestiere capitanati dal giovane e promettente direttore del giornalino del Varese 1, al quale facciamo i nostri migliori auguri per una futura carriera in questo difficile eppure meraviglioso mondo. Ad majora.