A Malnate il parroco anti crisi “Guai a chi specula sui poveri”

MALNATE «Chi specula sui poveri esagerando nel chiedere affitti troppo alti non può dirsi discepolo di Gesù». E’ il duro monito lanciato dal parroco di Malnate, don Francesco Corti, in occasione della messa domenicale dedicata a Santa Cecilia. I problemi sociali, le difficoltà dei più deboli, i poveri e i bambini. Nella seconda domenica di Avvento il sacerdote malnatese ha abbracciato davvero molti temi mettendo al centro della riflessione le sofferenze e il disagio degli esseri umani più fragili, condannando chi, invece, si approfitta di questa situazione. In particolare si è scagliato contro chi sfrutta la debolezza delle persone, chiedendo il pagamento di affitti spropositati considerate le condizioni di vita degli occupanti della casa, spesso costretti a vivere in spazi angusti.

Il parroco non ci sta e così, ispirato dalla figura di San Giovanni Battista, è sceso in campo ammonendo duramente chiunque si comporti in modo tanto disumano: «La figura di San Giovanni Battista – dice don Francesco – affascina sempre. A volte viene voglia di imitarlo nella sua predicazione anticotestamentaria della giusta ira di Dio che inquieta chi si sente la coscienza a posto. Non è difficile invitare a conversione: e l’ho già fatto altre volte.

Un bilocale a 750 euro al mese è davvero un furto». Il giro delle benedizioni natalizie che il parroco sta conducendo in collaborazione con il viceparroco, don Giacomo Beschi, ha evidentemente portato alla luce situazioni di degrado e di sfruttamento insopportabili. E così di fronte a un affitto esagerato chiesto a famiglie in difficoltà, peraltro in un momento storico di grandissima crisi economica, è scattata la dura reprimenda di don Francesco.

Il parroco non si è fermato al caro affitti, andando e toccare altre categorie di persone sempre più spesso sofferenti: «Chi fa del male ai piccoli – ripete il parroco – è meglio che si getti in mare con una pietra al collo, oppure cambi vita o si lascia aiutare a cambiare vita». Il sacerdote non ha dimenticato gli animali: «Chi cura con troppa attenzione i suoi animali di casa e ignora le persone o le denigra – ammonisce do Francesco – non entrerà nel regno dei cieli». Nella predica hanno trovato spazio tutte le forme di povertà: «Chi pensa solo al guadagno e fa utili da capogiro (il riferimento è la notizia che una banca in un anno ha fatto 250 milioni di euro di utili) ma poi si chiude a qualsiasi moratoria per venire incontro alle difficoltà economiche del momento merita solo rimproveri. Potrei continuare con l’elenco ma minacce e inquietudini, o meglio inviti a conversione, pur importanti, lasciano il tempo che trovano, hanno bisogno di incontrarsi con Dio».

b.melazzini

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