«I giocatori seguono il Poz come fossero i suoi discepoli, perché l’approccio di Gianmarco coi ragazzi e il messaggio che ha voluto lanciare loro fin dall’inizio sono stati perentori: l’obiettivo è comune, uguale per tutti, per cui raggiungerlo è possibile solo lavorando tutti insieme, giorno dopo giorno».
Cecco Vescovi sintetizza così la filosofia biancorossa alla vigilia di una partita come quella di Pesaro, decisamente meno facile da affrontare di quanto possa apparire, non solo per questioni tecniche.
Gli infortuni innanzitutto, vero tormentone di questo inizio di stagione. Con Callahan sicuramente fuori e Daniel in dubbio, Pozzecco dovrà probabilmente inventarsi qualcosa per reggere 40 minuti con un organico dimezzato o quasi sotto canestro.
«Ma io preferisco vedere la cosa dalla prospettiva opposta: se è
vero che noi faremo presumibilmente fatica contro i loro lunghi, ritengo che sarà più complicato anche per loro prenderci, potendo schierare noi una squadra più “piccola” ma veloce», analizza il general manager biancorosso. Il match dell’Adriatic Arena (diretta dalle 18.15 su Rete 55, canale 16 del digitale terrestre) sarà dunque, con ogni probabilità, l’occasione per vedere finalmente all’opera in campionato elementi come Casella e Okoye. «E poi ci aspettiamo conferme da Balanzoni, che potrà avere ancora l’occasione di emergere e dare il suo buon contributo».
Fin qui gli scenari di campo, che non sono comunque tutto. Proprio la partita contro Cantù ha dimostrato, se ce ne fosse bisogno, quanto il fattore psicologico possa rappresentare un elemento fondamentale.
«E la difficoltà maggiore che ci aspetta, incontrando Pesaro, sta forse proprio nella voglia che i nostri avversari avranno: affronteranno il match col coltello fra i denti, dopo che nella prima di campionato hanno incassato legnate in trasferta (-36 a Brindisi, ndr). In questo debutto casalingo Pesaro metterà in campo una grande reazione: mi aspetto da parte loro un approccio di gara molto aggressivo».
L’attesa del derby e il riscontro mediatico che la partita d’esordio ha avuto anche nei giorni successivi sono la dimostrazione di come Varese, quest’anno, avrà addosso tanti occhi, anche indiscreti.
«E domenica in campo i ragazzi hanno dimostrato quanto la loro voglia di vincere fosse reale: nel loro atteggiamento non c’era nulla di finto, ed è così che siamo riusciti a ottenere un successo psicologicamente fondamentale. Anche se, con 29 partite davanti, dovremo essere capaci di ricominciare daccapo ogni settimana».
Senza porsi limiti. «È presto per dare giudizi anche su noi stessi, ma è giusto porsi obiettivi che siano i più alti possibili – sottolinea Vescovi – Una sola settimana di allenamento al completo ha fruttato un successo come quello su Cantù. E io dico che questa squadra ha grandi margini di miglioramento».