Vandali sacrileghi: danneggiate tre statue dell’edicola votiva di via XX Settembre a Caravate. Il raid dei teppisti scoperto ieri mattina: sdegno in tutto il paese. I vandali hanno preso di mira le statue raffiguranti la Madonna, Padre Pio e la Veggente: alla Vergine sono state addirittura staccate le mani.
Chi ha agito ha divelto la protezione che assicurava le effigi religiose contro le intemperie e i balordi. Il fatto denunciato ai carabinieri della stazione di Laveno: i militari mantengono il massimo riserbo sulle indagini, ma starebbero chiudendo il cerchio contro l’autore di un gesto definito «odioso».
L’edicola di via XX Settembre, all’incrocio con via Migliavacca, è infatti considerata luogo di devozione da molti caravatesi. Il blitz messo a segno quasi certamente nella notte tra lunedì e martedì.
Gli inquirenti escludono la pista pseudo satanista: il balordo che ha agito non sarebbe un seguace del lato oscuro né un amante dei riti occulti. Nella cappella, e sulle statue, non sono infatti stati trovati i classici segni che questo tipo di vandalo (perché tale resta al di là della fede) di solito lascia: tra stelle e scritte inneggianti a Satana. Nulla di tutto questo. L’ipotesi è che si tratti dell’azione di un balordo, forse un ubriaco accecato da una rabbia senza perché.
I resti delle statue danneggiate sono stati conservati: saranno sottoposti agli accertamenti scientifici di rito. Non solo: i militari stanno ascoltando eventuali testimoni. Qualcuno che potrebbe aver visto o sentito qualcosa. Parrebbe esclusa, invece, la presenza di videocamere che possano aver registrato il raid vandalico. Il balordo potrebbe risiedere in paese o, comunque, nelle vicinanze. E potrebbe essere noto alle forze dell’ordine; magari non per reati importanti. Più che altro come sbandato abituale.
I militari stanno vagliando comunque diverse piste. Ma piste precise. Parrebbe secondaria l’ipotesi che ad agire possa essere stata una banda di ragazzini. Il colpevole sarebbe un adulto. Un teppista cresciuto che ha agito senza una ragione, o meglio, senza un movente preciso. Ha assalito le statue spaccandole con violenza in nome di una violenza gratuita.
Per lui presto potrebbe scattare una denuncia. A memoria si tratterebbe del primo vandalismo, o quanto meno di un vandalismo di questa gravità, registrato contro l’edicola votiva.
© riproduzione riservata