CITTIGLIO – Si deciderà in Corte d’Assise la pena per Evaristo Scalco, il maestro d’ascia originario di Cittiglio che nella notte tra l’1 e il 2 novembre ha ucciso con una freccia proveniente da una balestra un passante, Javier Miranda. Il colpo era partito dalla sua finestra, nel centro storico di Genova, e l’uomo stava festeggiando la nascita del figlio.
Scalco (attualmente ai domiciliari a Cittiglio, NdR) è accusato dunque di omicidio volontario, aggravato da futili motivi e rischia la pena dell’ergastolo. Stando ai testimoni Scalco avrebbe poi cercato di rimuovere la freccia dal corpo del ferito agonizzante.
Il processo vedrà il suo avvio il prossimo 13 ottobre e l’uomo può sperare solo nello sconto di un terzo della pena, solo se dovesse venire a cadere l’aggravante dei futili motivi. Nell’udienza preliminare tenutasi oggi, giovedì 6 luglio, gli avvocati difensori, Jacopo Pensa e Federico Papali, hanno sostenuto la tesi che il 63enne avesse scagliato la freccia in risposta alle provocazioni della vittima, che lamentava i rumori dei festeggiamenti dell’uomo, in casa con un amico. Rigettata in ogni caso dal Gip Alberto Lippini la richiesta di rito abbreviato presentata dai due avvocati dell’uomo.