SARONNO Oltre cento persone hanno partecipato venerdì sera nell’auditorium della scuola media «Aldo Moro» al primo incontro dedicato al piano di governo del territorio. Una serata decisamente tecnica in cui il pubblico (i politici e gli addetti ai lavori superavano i cittadini) ha ascoltato le proposte dell’amministrazione ed ha chiesto informazioni sulle modalità di partecipazione al progetto. Chiaro il messaggio del sindaco Luciano Porro e dell’assessore Giuseppe Campilongo che, se da un lato hanno lanciato lo slogan «Un’altra
Saronno è possibile», dall’altro non hanno nascosto le difficoltà che si dovranno affrontare. Ad emergere è il quadro di una città troppo edificata e inquinata a caccia di una nuova identità: «In passato sono stati commessi troppi errori con un’urbanizzazione utilizzata come fonte di risorse economiche che ha prodotto abitazioni qualitativamente scarse – ha detto Porro – Con il nostro Pgt cercheremo di lavorare anche sull’aspetto estetico e ovviamente insistendo su un’edilizia ecosostenibile». Sfide ambiziose anche sulla futura vocazione della città: «Saronno ha perso la sua anima industriale – ha chiosato il sindaco – ma deve tornare ad essere produttiva ad offrire servizi, anche di prossimità, ai propri residenti. In questo modo si creeranno anche nuove occasioni di sviluppo e di lavoro per i giovani». Il nodo su cui però sia sindaco sia l’assessore ritornano più volte è quello dell’ambiente: «Vogliamo una città più verde – ha dichiarato Campilongo – ma soprattutto più vivibile con percorsi ciclabili e pedonali che favoriscono una mobilità alternativa». Progetti da concretizzare sfruttando le aree dismesse che dopo anni di degrado attendo di essere bonificate e rilanciate.
e.romano
© riproduzione riservata