Sempre più giovani studenti decidono di partire per andare a fare un’esperienza di studio all’estero ma ci sono anche tanti studenti che arrivano nel nostro Paese per studiare da vicino le nostre tecnologie.
Proprio a loro si rivolge Confartigianato Imprese Varese, mettendo a loro disposizione l’esperienza di Faberlab, il laboratorio di fabbricazione digitale che già da tempo collabora con le scuole del nostro territorio per dare ai ragazzi la possibilità di approcciare sul campo con le più moderne tecnologie, dalla stampa 3D agli strumenti per l’implementazione di intelligenze artificiali.
E così, dopo il patto siglato con l’Università statale di Architettura e Ingegneria Civile di Astrakhan, nato con l’obiettivo di condividere le conoscenze delle rispettive parti nel campo dell’applicazione della stampa 3D e delle nuove tecnologie digitali nell’ambito delle costruzioni, e le due trasferte a Lipsia, stavolta il laboratorio di progettazione, modellazione, prototipazione aziendale di automazione e stampa 3D di Confartigianato Imprese Varese ospita un po’ di Europa in casa sua.
Merito del progetto Erasmus plus e di un istituto ad altissimo tasso di digitalizzazione, il liceo scientifico Curie di Tradate, che fino all’11 marzo ospiterà docenti e studenti di Spagna, Portogallo, Turchia, Grecia e Ungheria impegnati in un percorso biennale finalizzato alla creazione di una app dedicata alla corretta alimentazione. Una sorta di esperimento di educazione digitale transfrontaliero che approda al Faberlab per toccare con mano quello che, già oggi, la tecnologia mette al servizio non solo delle imprese ma anche degli studenti e delle scuole.
E così oggi, la delegazione europea di Erasmus Plus, composta da una trentina di persone in tutto passerà la mattinata al Faberlab per una visita al laboratorio di stampa 3D, che darà loro la possibilità di vedere da vicino come operano e cosa possono realizzare le stampanti 3D, per visionare i progetti realizzati dagli studenti del Curie e, magari, per estendere il progetto Faberschool in altre parti d’Europa. È in particolare sull’intelligenza artificiale e con le schede per la prototipazione rapida Arduino che i ragazzi del Curie stanno lavorando da tempo con grande entusiasmo, a partire da una base dove fili elettrici, cingoli, smartphone, algoritmi, formule matematiche, elettronica e informatica si fondono nell’idea che muove tutti i ragazzi: inventare qualcosa che funzioni nella vita di tutti i giorni.
Ed è così dalla fantasia applicata alla tecnica che sono nate le idee più disparate: da una balestra in Lego in grado di puntare il bersaglio in movimento, fermare l’attimo e colpire a un semplice carro armato che diventa la soluzione più efficace per il riordino dei rifiuti e della spazzatura differenziata. Laboratori scolastici di Intelligenza Artificiale che, al di là della loro validità come percorsi di alternanza scuola-lavoro, sanno ottenere il meglio dai giovani.