A segno le freccette di Ermes: lui è un campione

Gli amici del bar – quelli che ogni giorno si ritrovano al Cocktail Dreams di Mattia Porfidio a Calcinate del Pesce – tra una birra e l’altra gli hanno lanciato la sfida: «Non ripresentarti qui senza un buon risultato in mano».

– Ermes Galbasini non gli ha delusi, anzi: nelle finali nazionali di Salsomaggiore Terme ha conquistato il secondo posto assoluto. Così suona ancora meglio: vice campione nazionale di freccette Fedi, specialità Cricket. La disciplina consiste nel cogliere per almeno tre volte di fila un bersaglio predeterminato, più un tiro che deve necessariamente raggiungere il centro.
Ermes ha superato un centinaio di concorrenti giunti nella località termale da tutto lo Stivale, fermandosi solamente davanti a un ragazzo di Perugia.

/> Dopo la grande soddisfazione ottenuta con la sua squadra – la Dc Explosion, che conta sull’apporto di , ,, e, ma anche sulle indispensabili “quote rosa” , la sua ragazza, e – a gennaio, un’altra super prestazione è valsa il secondo alloro.
«Come al solito le condizioni “ambientali” non sono state facili – commenta il ragazzo di Calcinate, 29 anni – La gara è durata fino alle 3 del mattino. Ma sono riuscito a fare bene: ancora una volta è stata ripagata la passione, quella che mi spinge ad allenarmi almeno due volte alla settimana». E quella che ha fatto diventare ciò che per tutti è un normale passatempo da bar un vero e proprio sport per Ermes, un impegno da coltivare.
L’exploit ottenuto nelle finali ha portato con sé un’altra bellissima e meritata sorpresa: il nostro campione di freccette varesino è stato convocato in nazionale.
Tra i migliori otto giocatori italiani, quindi: «A settembre andrò in Spagna per partecipare ai campionati europei – spiega Ermes – Prima ci saranno alcuni raduni: non vedo l’ora». Davanti a una doppia felicità così grande, arriva il momento dei ringraziamenti. Il primo va allo sponsor, Halo Sport, che fornisce a lui e alla sua squadra l’abbigliamento tecnico.
Il secondo è ancora più importante: «Va al Manhattan Caffè di via Pacinotti, luogo di allenamento. Ad un certo punto non avevamo più il posto in cui farlo e loro ci hanno accolti. È stato fondamentale per costruire i successi».
Il terzo va al nostro giornale: «E arriva anche dalla Federazione: grazie per lo spazio che date al nostro sport».