È durato circa 4 ore il sopralluogo dei Ris di Parma in via Briante: la villetta di , il pensionato di 74 anni ucciso il 13 aprile, è passata sotto la lente d’ingrandimento dei carabinieri dalle 10 alle 14. Per tutta la mattinata di ieri sono stati compiuti minuziosi accertamenti scientifici, anche alla presenza dei consulenti di parte, per ricostruire all’interno della villetta sottoposta a sequestro, l’esatta dinamica dell’omicidio del pensionato di Somma.
Per il momento in carcere, accusata del delitto, c’è la moglie di Antonio. Secondo l’accusa la donna avrebbe ucciso il marito con quattro coltellate. Ma nella vicenda sono spuntati, nelle ultime ore, altri due individui, dei quali non si sa nulla, se non che si tratterebbe di persone estranee alla cerchia familiare, indagati per concorso in omicidio. Nella mattinata di ieri gli uomini della Scientifica di Parma hanno ricostruito passo, passo i fatti, raccogliendo tutti gli elementi in modo da fare luce sulle circostanze del delitto.
Il movente, ad esempio, resta misterioso, ma non è l’unico aspetto ancora poco chiaro di tutta la vicenda. L’unica certezza è che la moglie di Antonio resta reclusa in carcere a Monza, anche se l’avvocato difensore, , è pronto a dare battaglia: «Faremo il Riesame – dice il legale del foro di Busto Arsizio – contro la custodia in carcere, ma a questo punto ci aspettiamo che al più presto ci forniscano tutti gli elementi, a partire dagli ultimi dati emersi». Il riferimento, naturalmente, è andato alle due persone iscritte nelle ultime ore nel registro degli indagati: «Chiediamo che venga fatta piena chiarezza – insiste l’avvocato – su queste due persone. Vogliamo sapere di chi si tratta e quali sono gli elementi a loro carico. Prima di capire come muoverci è necessario avere la disponibilità di questi dati che auspichiamo ci vengano forniti al più presto, già in occasione del Riesame».
I due nuovi indagati dovranno rispondere di omicidio in concorso. La chiave di lettura che il legale ha offerto è ben precisa: «Sono indagati per omicidio in concorso – spiega – potrebbero esserlo anche tra di loro». Il sopralluogo tecnico dei Ris dovrebbero fare chiarezza anche sul ruolo della donna nel delitto: «Speriamo – dice – portino nuovi lumi su quello che effettivamente è accaduto. Tra tutte le ipotesi, la versione meno plausibile mi sembra proprio quella che la moglie abbia ucciso il marito. Per questo motivo insistiamo con la richiesta di scarcerazione».
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