Si preparano, sono bravi e si impegnano per dare qualcosa in più ai sommesi e alla loro città. Non è per vanto o per la gloria che “Quelli del ’63” sono già al quarto evento realizzato. Prima un percorso guidato sui 150 anni dell’Unità d’Italia quando è stato il momento dell’anniversario; poi un excursus sulla storia di un genio, Leonardo da Vinci; quindi un tuffo nel passato con “Summa imperialis”.
È passione, amore per la conoscenza ma soprattutto scelta di aprirsi agli altri e rendere Somma più interessante e, dunque, bella, ciò che muove un gruppo di cinquantenni, ad ogni evento con duemila persone da gestire. Mica roba da poco. E l’ingresso è sempre gratis, senza alcun incasso.
Oggi è il grande giorno de “L’Impressionismo – luce e colore” nella splendida location di villa Bellini, in via Campana 12. Dopo l’apertura venerdì sera e una ripresa ieri, sabato, oggi sarà ancora ingresso libero dalle 10 alle 20 per una camminata tra i quadri dei maestri dell’Impressionismo accompagnati da ciceroni (sempre volontari dell’associazione Quelli del ’63) che condurranno il pubblico, a gruppi, alla scoperta di 13 tele (9 all’interno della villa e 4 all’esterno). Scopo dell’iniziativa è fare cultura senza l’ambizione di passare concetti universitari ma con la dichiarata intenzione di arrivare a tutti,
bambini compresi. Così da far venir voglia di capire, conoscere, approfondire. E magari anche rinnovarsi. Ci saranno 13 grandi cornici realizzate rigorosamente con materiale riciclato (notevoli per originalità ed estetica) con dentro figuranti veri nei panni dei personaggi ritratti da Edouard Manet, Auguste Renoir, Edgar Degas, Claude Monet. Un modo insolito per dare luce e colore all’Impressionismo, quel movimento datato 1861 che segna una svolta nella storia della pittura.
Anche questa è Somma, città spesso difficile da interessare e smuovere. “Quelli del ’63” la risvegliano a modo loro con una manifestazione che ha lo spazio di tre giorni e che riuscirà senz’altro a far parlare di sé, fino al prossimo evento. Non ci sono introiti da spartirsi, piuttosto elogi che possono solo far bene alla causa: continuare a programmare iniziative per divertirsi tutti insieme (il gruppo è ormai di una ventina di persone, indipendentemente dalla classe di nascita) e fare qualcosa per il bene della città. Che sia la “Colazione sull’erba” di Manet (con la partecipazione di Venezia Ottocento che si occupa di rivisitazione storiche) o “I giocatori di carte” di Cezanne, vedere gli Impressionisti sotto una nuova luce, sarà un’esperienza piacevole. Con ospite d’onore Vincent Van Gogh.
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