A Varese è allarme calabroni Tre persone finiscono in ospedale

VARESE Allarme insetti in tutto il territorio provinciale: i distaccamenti dei vigili del fuoco nella giornata di ieri sono stati presi d’assalto da chi scova nidi di calabroni e vespe nei luoghi più disparati. Insetti per nulla pacifici: nelle ultime ore tre persone sono finite in ospedale dopo essere state punte.

A Cunardo l’epicentro delle emergenze: due le chiamate arrivate al 118 nella sola mattinata di ieri. Alle 10 un podista di 32 anni impegnato in una gara amatoriale è stato punto al collo. La puntura si è gonfiata ed arrossata costringendo il corridore a interrompere la gara e a raggiungere il pronto soccorso dell’ospedale di Luino dove è stato medicato e dimesso. Mezzora dopo, sempre in paese, un uomo di 41 anni ha subito la stessa sorte. In questo secondo caso, però, la “vittima”, evidentemente allergica, ha rischiato lo choc anafilattico. Il pronto intervento dei medici dell’ospedale di Luino ha evitato che il problema si aggravasse: l’uomo se l’è cavata con cure a base di cortisone.

A Gallarate, infine, intorno alle 22.30 di sabato un ragazzo di 22 anni è finito al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate sempre a causa della puntura di un insetto. Ieri le chiamate arrivate al 115 da parte di cittadini residenti in tutta la provincia (da Luino a Varese, fino a Busto e Saronno) hanno sfiorato la trentina. Ogni richiesta di intervento viene smistata dal centralino della sala operativa dei vigili del fuoco di Varese grazie a una convenzione stipulata tra la Provincia e il comando.
 Gli interventi a basso rischio (cioè con “nidi” scoperti ad altezza inferiore ai due metri) vengono poi evasi dai gruppi di protezione civile di zona; le altre, invece, vedono il diretto intervento dei pompieri attrezzati con le autoscale. Il ritorno della bolla di caldo in questi giorni ha “risvegliato” vespe e calabroni creando allarme.

s.bartolini

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