VARESE Dal centro di Varese alla Val Ceresio, passando per il Gaggiolo e per la Sp1 del lago, le strade d’ogni genere si sono riempite di telecamere.
Tutti temono la multa, e invece i nuovi presidi elettronici non servono per svuotare le tasche ma per migliorare la vita agli automobilisti.
Infatti, come si diceva, non sono autovelox. Questa la premessa che da subito fa tirare un sospiro di sollievo ai varesini che le avessero notate. Si tratta però di vere e proprie telecamere, già attive, collegate con le centrali operative di polizia locale disseminate per la provincia. Dal capoluogo alle valli a Nord del Varesotto se ne trovano diversi esemplari, tutti di recente o recentissima installazione.
Una è arrivata da un paio di settimane in centro città. È nera e posizionata in via Dandolo all’altezza dell’incrocio con via Cavour, prima del tribunale. È un rilevatore di traffico. In pratica, conta quante macchine passano in modo da modificare in automatico la durata del verde e far scorrere la viabilità nel più fluido dei modi possibili.
Funziona insieme a due spine affogate sotto cinque centimetri di asfalto ai semafori di via Sabotino e via Cavour che sono appena entrate in funzione. Si tratta di una sperimentazione di semaforo intelligente, la prima con queste caratteristiche che viene fatta a Varese, che potrebbe essere diffusa altrove se nelle prossime settimane.
Uscendo dalla città però gli occhi elettronici si moltiplicano. Sulla Sp1 in direzione Gavirate da qualche tempo si possono vedere due telecamere bianche allungate, corredata da scatolette in tinta che si trovano di fianco, sopra alla nuova rotatoria di Groppello. Sono installate sul vecchio palo che fino all’anno scorso faceva da supporto per il semaforo e sono orientate in modo da inquadrare entrambe le corsie di marcia. Caso analogo, quello delle telecamere che si trovano scendendo da Varese verso Gavirate sulla statale che passa da Casciago. Si trovano a Barasso e poi all’entrata nel comune di Gavirate, davanti alla chiesetta della Trinità.
«Ce ne sono molte altre», spiega l’assessore provinciale alla Viabilità, Aldo Simeoni, «anche nella zona della Valceresio e verso il confine con la Svizzera, ma non servono per multare gli automobilisti». Non le ha installate la Provincia ma la Provincia è l’ente che ha in mano il quadro più completo dovendo rilasciare l’autorizzazione sulle strade di propria competenza. «Ci pensano i consorzi di polizia locale che riuniscono diversi comuni», spiega, «sono loro che poi ricevono le immagini delle telecamere». Che, per l’appunto, secondo l’assessore sono legate alla sicurezza più in generale e non al controllo della velocità.
Tengono sotto controllo il traffico, modificano la tempistica dei semafori, indicano ai vigili dove intervenire con una pattuglia o quando uscire a rilevare un incidente; inoltre, in caso di incidente, registrano quello che è accaduto permettendo di ricostruire la dinamica e, se necessario, di individuare i responsabili.
s.bartolini
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