«Tanta paura, ma restiamo a Ischia».
Raffaella Albizzati e Gianni Davi, coppia varesina in vacanza sull’isola, dopo il terremoto di lunedì sera e una notte di timori, ha scelto di non abbandonarla.
«Ieri una quindicina di persone ha preferito partire, nonostante qui veramente non ci sia nessun danno. Siamo in un piccolo hotel di 32 camere. Il piccolo parco termale sotto di noi ieri era semideserto, quindi gli effetti della paura si stanno sentendo». I due varesini sono ottimisti. «Almeno per il momento, restiamo fermi sulla nostra decisione di trattenerci, ci auguriamo che tutto torni alla normalità, soprattutto per la gente dell’Isola: il turismo è la loro unica risorsa».
Il ricordo del sisma è chiaro e lucido. «Abbiamo avvertito la scossa – spiegano – nel nostro albergo. Si trova all’inizio della salita che porta alla piazza grande di Casamicciola. Eravamo in corridoio e ci siamo precipitati fuori. Immediatamente c’è stato il black out». Usciti dallo stabile «ci siamo incamminati verso la piazza. Non avevamo idea di dove fosse stato l’epicentro e, da dove ci trovavamo, non ci siamo resi conto di cosa accadesse nella parte alta di quella zona. Le vie erano piene di persone che si erano riversate in strada, c’era anche chi si era portato una sedia. E poi ricordo il viavai di mezzi e uomini: polizia, vigili del fuoco, carabinieri».
Paradossalmente «ci siamo resi conto ampiamente di quanto fosse accaduto, tramite gli aggiornamenti di televisione e web». Fino alle due del mattino di ieri: «siamo rimasti fuori, ma dovevamo decidere dove dormire. Abbiamo scelto di tornare in albergo perché non aveva alcuna lesione. Eravamo abbastanza tranquilli. Una famiglia in particolare ha lasciato l’albergo appena possibile, perché già aveva avuto una brutta esperienza legata proprio al terremoto. Le scene di panico e i traghetti presi d’assalto li abbiamo visti solo attraverso i media». Una volta in stanza «ci siamo messi a letto vestiti con accanto una borsa per le eventuali prime necessità. Abbiamo passato una notte con un po’ d’ansia che potesse succedere ancora e col pensiero di quanto stava accadendo ad altri. Gianni ha parenti a Ischia che per fortuna stanno bene e non hanno subito danni, ma hanno dormito in auto, perché hanno avuto molta paura».
La coppia, all’indomani del sisma, non ha lasciato l’isola.
«Speriamo sinceramente che sia finita qui. Ieri abbiamo passato una giornata tranquilla. Siamo arrivati domenica e per noi quello del terremoto era il secondo giorno di vacanza che vogliamo concludere. Se poi dovesse aggravarsi la situazione, decideremo diversamente».