Pedofilia, la squadra mobile di Varese ha arrestato un 57enne residente in un comune a Sud del capoluogo. L’uomo, un agricoltore in pensione che abita in un casolare, fratello di un sacerdote, è accusato di aver violentato la figlia adottiva: una bimba di origini sudamericane che, all’epoca dei fatti, aveva appena tre anni. La polizia ha eseguito l’ordine di custodia cautelare in carcere lo scorso 5 febbraio. Il provvedimento era stato firmato dal giudice per le indagini preliminari di Busto Arsizio Luca La Bianca su richiesta del sostituto procuratore Valentina Margio.
Interrogato dal gip fra le sbarre dei Miogni, il 57enne si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ma quanto aveva dichiarato nel corso delle indagini, “sono malato”, suona già come un’ammissione di colpa, per quanto mascherata. L’agricoltore è sposato a una donna di 56 anni, originaria dello stesso Paese della bimba. La coppia si era conosciuta attraverso un’agenzia matrimoniale. Lei ha già delle figlie, nate da una precedente unione, che ora sono maggiorenni e indipendenti. I due avevano adottato la piccina circa un anno fa. Gli abusi sarebbero iniziati pochissimi mesi dopo. Ad accorgersi della violenza è stata la nipote della 56enne: la ragazza è un’infermiera ed è sposata con un medico.
f.tonghini
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