Accadde oggi: il 3 marzo 1942 muore Amedeo di Savoia, Duca d’Aosta

L'ultimo respiro dell'eroe dell'Amba Alagi: onore e memoria di un principe soldato

Il 3 marzo 1942, nel campo di prigionia britannico di Nairobi, in Kenya, si spegneva Amedeo di Savoia, Duca d’Aosta, vinto dalla tubercolosi contratta durante la dura prigionia. La sua morte, avvenuta alle 3.45 del mattino, segnò la fine di una vita dedicata al dovere, all’onore e al servizio della patria.

Amedeo di Savoia è ricordato come l’eroe dell’Amba Alagi, dove, al comando delle forze italiane in Africa Orientale, oppose una strenua resistenza alle truppe britanniche, guadagnandosi il rispetto persino del nemico. Il suo spirito combattivo e il senso del sacrificio hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia d’Italia.

Oggi, nel giorno della sua scomparsa, il pensiero va alla sua famiglia, a tutti coloro che ne custodiscono la memoria e a chi, attraverso racconti tramandati, mantiene vivo il ricordo della sua grandezza. L’Aeronautica Militare, di cui fu comandante, continua a onorarne il nome, così come le città di Trieste e Gorizia, che lo accolsero negli anni più felici della sua vita. E infine l’Africa, terra che fu teatro delle sue gesta e che oggi ospita le sue spoglie.

“La morte non è l’ultima parola”, e in effetti la vita del Duca lo dimostra. Il suo stesso nome, Amedeo, significa “colui che ama Dio”, e poco prima di morire pronunciò parole di profonda serenità: “Come è bello morire in pace con Dio, con gli uomini e con se stessi. Questo è quello che veramente conta.”

Amedeo di Savoia ci ricorda che il valore di un uomo non si misura solo nei successi terreni, ma anche nell’esempio che lascia alle generazioni future.