Accoltellò la professoressa a Varese: il 17enne lascia il carcere minorile Beccaria

Il Tribunale per i Minorenni di Milano dispone il collocamento in comunità. A marzo la sentenza definitiva. La professoressa Sara Campiglio ha scelto di rimanere al fianco dei suoi studenti, dopo un lungo percorso di recupero fisico e psicologico.

Stop alla detenzione nell’Istituto Penale Minorile Cesare Beccaria di Milano per lo studente di 17 anni dell’Enaip di Varese che lo scorso 5 febbraio accoltellò una sua docente poco prima dell’inizio delle lezioni.

Il giovane, all’epoca dei fatti 17enne, prima di ferire gravemente con tre fendenti la docente non aveva mai avuto problemi con la giustizia. Quel 5 febbraio, è uscito di casa con un coltello a serramanico in tasca e ha aggredito improvvisamente la professoressa Sara Campiglio nell’atrio dell’Enaip di Varese, sorprendendola mentre parlava con una collega prima dell’inizio delle lezioni.

La decisione del Tribunale

Al termine dell’udienza dinanzi al collegio del Tribunale per i Minorenni di Milano, presieduto dal giudice Paola Ghezzi, il giovane ha ottenuto la sostituzione della misura cautelare con il collocamento in una comunità. Assistito dall’avvocato Elisa Scarpino, il ragazzo ha trascorso oltre 11 mesi in custodia cautelare e ora proseguirà il suo percorso rieducativo in un ambiente adatto alle sue esigenze.

La prossima udienza

A metà marzo è fissata una nuova udienza del Tribunale per i Minorenni, nella quale verrà emessa la sentenza a carico del 17enne, accusato di tentato omicidio pluriaggravato.

Il dramma della docente e la scelta di restare in cattedra

La vittima, Sara Campiglio, 58 anni, responsabile dell’area fragilità dell’istituto, ha trascorso gran parte della sua vita professionale nell’Enaip. Dopo l’aggressione, ha affrontato un lungo percorso di riabilitazione, sia fisica che psicologica, per superare il trauma subito. Lo studente, che era appena tornato a scuola dopo uno stage in una catena di supermercati, l’ha colpita senza alcun segnale premonitore.

Lo scorso novembre, la docente ha ricevuto un riconoscimento simbolico incontrando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della festa per gli 80 anni delle Acli, a Roma.

“Da un lato potevo abbandonare il mondo della scuola – ha raccontato la professoressa Campiglio – dall’altro rimanere al fianco dei miei ragazzi. Alla fine ho scelto di rimanere, seguendo l’approccio non punitivo, non freddo ma caldo e accogliente del tendere la mano”.

Durante il periodo di ricovero all’Ospedale di Circolo di Varese e la successiva convalescenza, la docente ha ricevuto il sostegno dei suoi studenti, che le hanno fatto arrivare fiori, cioccolatini e messaggi di “pronta guarigione”.