Accoltella il cognato durante una lite: condannato a 5 anni e 4 mesi in primo grado per tentato omicidio. La sentenza pronunciata ieri dal gup di Varese . L’uomo, sessantenne di origine romena, assistito dall’avvocato , ha sempre sostenuto di non ricordare con esattezza l’accaduto e di non aver mai voluto fare del male al familiare. La vittima, 49 anni, anche lui di origine romena, non ha mai presentato querela nei confronti del cognato. Il fatto è avvenuto a Lozza nella tarda serata dello scorso 7 dicembre.
Una riunione di famiglia per festeggiare San Nicolao, come da tradizione. Una cena e qualche brindisi, come accade nel periodo natalizio in ogni casa.
Non è chiaro per quale ragione tra i due cognati sia scoppiato un diverbio, divenuto via via sempre più acceso. Non è chiaro se il sessantenne accusasse il familiare di avergli fatto dei danni in casa e il perché delle accuse. Come dalle parole si sia passati ai fatti resta nebuloso. Forse nella colluttazione il 60enne ha ferito con un coltello trovato sulla tavola il 49enne. Lo ha colpito tre volte, in un caso sfiorando la gola della vittima. I familiari hanno immediatamente chiamato il 118, sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Varese.
Il sessantenne non si è mai allontanato dall’abitazione. È rimasto a disposizione degli inquirenti, mentre il cognato, rimasto sempre cosciente, veniva trasportato all’ospedale di Varese. L’aggressore non ha cercato di fuggire e si è praticamente consegnato ai militari. Il 49enne stesso ha minimizzato l’accaduto, tanto da non voler sporgere querela nei confronti del familiare.
Il 60enne è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, anche se il capo di imputazione è sempre stato in bilico con quello di lesioni gravi.
Il 49enne non è mai di fatto stato in pericolo di vita. Ieri il pubblico ministero ha chiesto una condanna a 6 anni in sede di rito abbreviato. Il giudice non ha riconosciuto all’imputato le attenuanti generiche, ma ha escluso l’aggravante dei futili motivi chiesto dall’avvocato Fantoni.
L’uomo è stato condannato a 5 anni e 4 mesi. Si attendono ora le motivazioni della sentenza. La condanna potrebbe essere impugnata in sede d’Appello.