Accuse di stalking tra vicini di casa a Casciago: madre e figlio sotto processo

La vicenda ha preso piede quando la coppia si è rivolta al sindaco e ai carabinieri, chiedendo aiuto per la situazione, che aveva ormai compromesso la serenità del loro vivere quotidiano (foto d'archivio)

CASCIAGO – Una madre e suo figlio sono accusati di atti di stalking nei confronti di una coppia di vicini di casa, con un contesto di conflitto che ha avuto inizio nel 2018. Al centro della disputa, i due pitbull dei presunti stalker, che venivano frequentemente lasciati liberi di circolare nel cortile condominiale, creando paura tra gli altri residenti.

Secondo l’accusa, le tensioni tra le famiglie sono aumentate, degenerando in minacce, insulti, danneggiamenti e provocazioni. La coppia coinvolta denuncia di essere stata costantemente perseguitata, tanto da vivere in uno stato di ansia e paura. Tra gli episodi segnalati, si fa riferimento anche a un episodio in cui la madre avrebbe esposto un telo con la scritta “Bocca di rosa”, un chiaro riferimento alla canzone di Fabrizio De André, come ulteriore forma di umiliazione.

La vicenda ha preso piede quando la coppia si è rivolta al sindaco e ai carabinieri, chiedendo aiuto per la situazione, che aveva ormai compromesso la serenità del loro vivere quotidiano. Nonostante il tentativo di risolvere la questione, la situazione non ha fatto che peggiorare.

La coppia si è costituita parte civile e ha chiesto un risarcimento di 25.000 euro per il danno subito. Il pubblico ministero Antonia Rombolà ha proposto una pena di otto mesi e dieci giorni di reclusione per il figlio e sei mesi e dieci giorni per la madre.

D’altra parte, il difensore degli imputati, l’avvocato Marco Bianchi, ha argomentato che le due persone offese non sarebbero altro che “portinai non retribuiti” e che il loro stato di ansia deriverebbe da problemi personali, non dalle azioni dei suoi assistiti. La difesa ha chiesto l’assoluzione o, in alternativa, la modifica del reato da stalking a molestia o disturbo alle persone.

La decisione finale è attesa per la fine di marzo, quando il giudice Luciano Luccarelli si esprimerà sulla vicenda.