Addio a Jimmy Fontana Voce degli anni ’60

È morto a Roma, nella sua abitazione, Jimmy Fontana. Lo ha reso noto ieri sera il suo agente Pasquale Mammaro.

Fontana avrebbe compiuto a novembre 79 anni ed era malato da tempo. Cantautore, contrabbassista e attore, conobbe il suo periodo di massimo successo negli anni Sessanta. Tra i suoi brani più noti “Che sarà”.

Gli inizi di Jimmy Fontana, vero nome Enrico Sbriccoli, sono con il jazz. Con il contrabbasso, imparato da autodidatta, frequentò i locali della sua regione, intanto studiava da ragioniere e, una volta diplomato, partì per Roma per frequentare l’università, Economia e commercio. Cominciò a frequentare i jazzisti della capitale, poi arrivò la collaborazione con la Roman New Orleans Jazz Band e l’università passò sempre più in secondo piano finché non decide di lasciare gli studi per dedicarsi esclusivamente alla sua passione, la musica. È in quel periodo che scelse anche un nome d’arte, Jimmy (in omaggio al sassofonista Jimmy Giuffre) Fontana (scelto a caso, dall’elenco telefonico).

La casa discografica Consorti gli fece incidere alcuni standard jazz, entrò nella Flaminia Street Jazz Band e incise con l’etichetta Astraphon. Decise poi che era venuto il momento di formare un gruppo tutto suo: nacque la band “Jimmy Fontana And His Trio” con tre dei ragazzi della Flaminia Street, Giusti al pianoforte, Santoni al contrabbasso, Bionda alla batteria. Ed è in questo periodo che trovò anche l’amore: Leda, che diventerà sua moglie e gli darà quattro figli, Luigi, Roberto, Andrea e Paola.

Alla fine degli anni Cinquanta intraprende la carriera solista: il primo successo è con “Diavolo”.

La prima partecipazione al Festival di Sanremo nel 1961: in coppia con Miranda Martino presentò “Lady luna”, scritta da Armando Trovajoli e Dino Verde.

Nel ’65 il primo, vero grande successo grazie a “Il mondo” (testo di Gianni Meccia, musica scritta con Carlo Pes e arrangiamento di Ennio Morricone).

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