Addio a Midia Borghi. La figlia del Cumenda

È scomparsa ieri a 79 anni la figlia di Giovanni, leggendario patron della Ignis Varese

È morta , la figlia del leggendario patron della Ignis . È stata uno dei protagonisti “fuori dal campo” dell’epopea sportiva, cestistica e calcistica, di Varese.

Generosa e irruente Midia, come tutti l’hanno conosciuta, è spirata l’altro ieri notte all’età di 79 anni. I funerali saranno celebrati alle 15 di oggi nella chiesa parrocchiale della sua Comerio. L’intera provincia ieri si è stretta idealmente in un abbraccio ai familiari.

E dolcissimi e veri sono i ricordi che il fratello di Midia, , e il figlio , fanno di lei. Tratti personali che caratterizzano una donna forte, moderna e capace di vivere a modo suo sempre, con un tratto distintivo: un cuore immenso. «Quando mia moglie morì i miei figli erano molto piccoli – dice Guido Borghi, che è stato presidente della Pallacanestro Varese dal 1973 al 1980, del Varese Calcio dal 1969 al 1978, ed è presidente della Società proprietaria dell’Ippodromo Le Bettole di Varese, con la voce che si increspa – è stata Midia a fare loro da madre. Li ha cresciuti lei. Li ha cresciuti meravigliosamente.

Per me, per loro, è stato un sostegno indispensabile e unico in un momento drammatico prima e per tutto il resto della nostra vita poi. Io oggi, in un momento così doloroso, ho nella mente questo ricordo di lei. Il ricordo più bello: ha fatto da mamma ai miei figli e per questo tutti noi le saremo sempre infinitamente grati».

Midia però è stata anch’essa protagonista della grande epopea sportiva della pallacanestro che vinse tutto: grazie anche all’uomo che sposò, quell’ che è stato presidente della Pallacanestro Varese dal 1962 al 1963, e dal 1967 al 1972.

È Fabio Tedeschi, il figlio nato da quell’unione, a tracciare il ricordo più dolce. Il ricordo che soltanto un figlio può fare della madre. «Aveva ereditato molto del carattere del padre – spiega Tedeschi – in particolare ne aveva ereditato un tratto molto caratteristico: quello della generosità. Non ho mai conosciuto qualcuno che come mia madre sapesse ascoltare gli altri e mettersi a loro disposizione in modo concreto. Sono tante le persone alle quali è stata accanto, che ha sostenuto, che ha aiutato. Sempre in silenzio. Lo faceva perché per lei è sempre stato naturale essere d’aiuto a chi era in difficoltà. È quella generosità pura, non c’è mai stato altro interesse se non quello di fare del bene».

Senza pubblicità, senza vanto. Semplicemente con la voglia di essere d’aiuto. Ieri sera in tantissimi hanno partecipato al Rosario nella chiesa parrocchiale di Comerio. Il sindaco si limita alle «condoglianze alla famiglia. A loro va tutta la mia vicinanza», nel rispetto di un momento tanto delicato e tanto doloroso per tutti coloro che hanno amato Midia.

E tantissimi sono stati i messaggi di cordoglio arrivati ieri dalle istituzioni, dalla politica, da tanti imprenditori varesini e non solo, dai tanti amici di Midia e della sua famiglia. “Una donna capace e moderna che non ha mai avuto paura di vivere – scrivono alcuni amici – una generosità straordinaria, un cuore immenso. Che ci mancherà ogni giorno».