A Ferragosto, con la pioggia o Solleone, arriva il panettone. Nel menù accanto ad anguria e spiedini compare la pasta lievitata con zucchero e uvette. Non è uno scherzo dovuto al gran caldo dei giorni scorsi, ma una radicata tradizione estiva per alcune pasticcerie varesine, quella di sfornare nei giorni più caldi dell’anno il tipico dolce Natalizio. «Li abbiamo in vendita in agosto perché gli stranieri lo ritengono il dolce classico italiano, molto di più dei vari dolci tipici di ogni città – spiega , dal negozio di corso Matteotti – Poi han cominciato anche gli italiani a prenderlo in estate. Quando ho chiesto ad alcuni come mai, mi han detto d’avere parenti all’estero da tempo che rimpatriano per Ferragosto e festeggiano l’occasione proprio come a Natale».
«Oggi prepariamo persino i cammelli di pasta sfoglia. È come provare l’atmosfera natalizia fuori stagione» rincara la dose , titolare delle omonime pasticcerie di Casbeno e Buguggiate, che dal papà Alfredo, ora in pensione, ha ereditato questa inusuale consuetudine. «Mi ha raccontato che nel passato, quando permettersi un panettone non era da tutti, la “Varese bene” usava farsi preparare il panettone anche d’estate. Oggi, che se lo possono permettere in molti, è tornato di moda». Saranno contenti quelli che pensavano di dover attendere ancora più di quattro mesi per poterlo addentare. «I clienti ci mandano foto delle fette che hanno messo sulla griglia proprio a Ferragosto, oppure con la vaschetta colma di gelato che gli spalmeranno sopra. C’è chi preventivamente ce lo fa farcire come nel mese di dicembre con creme diverse».
Tre giorni di forni accesi dal 13 al 15 mattina con i negozi impregnati dell’aroma natalizio per eccellenza. Niente aghi di pino o strenne, ma il consiglio per gustarlo al meglio. «Semplice, con una spolverata di zucchero a velo e adagiato sulla griglia per mangiarlo un po’ croccante». Una fetta di panettone potrebbe quindi comparire in riva al lago o nella “schiscetta” di chi dopo aver percorso la Via Sacra al Sacro Monte, si ferma per un pranzo al sacco.
Indagando a fondo, poi, si scopre che non è una tradizione solo varesina, ma che in buona parte del nord d’Italia si pratica il consumo estivo di uno dei prodotti “Made in Italy” più famosi capace di incuriosire e ingolosire anche fuori stagione residenti e turisti. Dal Piemonte alla Romagna, dalle località marittime alle vette di montagna, persino rinomati marchi nazionali hanno sdoganato la produzione ferragostana distribuendoli in tutta la Penisola. Allo spaccio di Gemonio di “Dolci Sapori”, si trova tutto l’anno il Dolce Milano. «È fatto con margarina, quindi tecnicamente non si può chiamare panettone che invece deve avere burro uvetta e canditi – spiegano – ma serviamo punti vendita tra Luino e Laveno, mete turistiche, nelle quali si vende tutto l’anno ed è molto apprezzato dai visitatori».