«Addio cuore biancorosso» Il saluto dei tifosi a “Ucci”

SANGIANO Tifosi del Varese in lutto per la scomparsa di Maurizio Reggiori, il motociclista di 46 anni deceduto sabato mattina a causa di un malore mentre stava passeggiando in moto con un gruppo di amici lungo i sentieri tra Sangiano e Laveno Mombello.

Maurizio, infatti, conosciuto dagli amici con il soprannome di Ucci, era un grande tifoso del Varese oltre che del Milan. Cuore biancorosso sempre presente al Franco Ossola e molto spesso anche in trasferta a dare manforte alla squadra del presidente Antonio Rosati. Un super tifoso che ha lasciato un vuoto tra chi come lui condivide passioni, sogni e tifo.

La sua morte improvvisa ha colpito un po’ tutti tanto da mobilitare amici e tifosi anche su Facebook con ricordi toccanti. Il lutto si è esteso ben oltre i confini del paese nel quale viveva contagiando una comunità, quella dei tifosi, nella quale si sentiva parte integrante a tutti gli effetti. «Una notizia terribile – dice Grazia De Nicola, presenza fissa sugli spalti e in trasferta – era un grande appassionato del Varese, simpaticissimo. Era il classico bravo ragazzo con una grande passione per la sua squadra di calcio». Il Varese gli era entrato dentro tanto che la partita allo stadio era diventato un appuntamento da non mancare. Una scadenza vissuta con emozione sognando il traguardo, la promozione in serie A.

«Era ragazzo buono, un bonaccione – aggiunge Enzo Rosa, storico tifoso del Varese – sempre pronto e disponibile verso gli altri. Era un grande tifoso della squadra, aveva molti amici nell’ambiente, spesso era presente anche in trasferta e quando non poteva farlo si faceva raccontare tutto telefonicamente da qualcuno. Ricordo che era un grandissimo estimatore di Beppe Sannino, gli voleva bene. Mi piace ricordare il suo volto gioioso come quello di tantissimi altri tifosi il giorno della promozione e del ritorno in serie B. Il vero tifoso del Varese non è mai pessimista, tende sempre a guardare al bicchiere mezzo. Anche lui da vero tifoso ragionava con la fede e non con la ragione».

Tra gli amici il dolore è forte: «Gli piaceva la vita – racconta il suo amico Riccardo – era una persona altruista, ottimista e con il sorriso sulle labbra. Aveva una grande passione per il calcio in generale. Il Varese e il Milan tanto che negli ultimi 20 anni aveva partecipato a tutte le finali internazionali. È andato persino a Tokyo». I funerali saranno fissati nelle prossime ore.

b.melazzini

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