Addio Enrico Signorelli Era un pezzo di storia della medicina a Busto

Il professore che ha dedicato la vita all’ospedale si è spento ieri mattina in città all’età di 91 anni«Perdiamo un’istituzione. Lui era un pioniere»

– Addio al professor , un’istituzione della medicina in città. Aveva 91 anni. Aveva fondato il reparto di urologia dell’ospedale di Busto Arsizio. «Una figura che ha fatto la storia del nostro ospedale» lo definisce l’attuale direttore generale. Domani mattina i funerali nella Chiesa di San Giuseppe, accanto a quell’ospedale a cui dedicò praticamente l’intera sua carriera di medico.

Il destino ha voluto che il professor Signorelli venisse ricoverato proprio venerdì sera, mentre nella Chiesa dell’ospedale, con uno straordinario concerto di musica lirica, si chiudeva il percorso delle celebrazioni per il centenario della struttura di piazzale Solaro. Da qualche anno Enrico Signorelli era ricoverato nel padiglione Papa Giovanni della casa di riposo dell’istituto “La Provvidenza Onlus” di Busto Arsizio. Le complicazioni degli ultimi giorni però sono state fatali e ieri mattina il Professore, così

lo conoscevano tutti, è deceduto. Classe 1923, avrebbe compiuto 92 anni il prossimo 28 dicembre. Pur essendo formalmente ancora residente nel quartiere dei Santi Apostoli, la famiglia ha deciso di tenere le esequie nella Chiesa dell’ospedale, quella di San Giuseppe in viale Stelvio. Il funerale si terrà domani mattina alle 10.45, mentre questa sera alle 21 alla Chiesa del Sacro Cuore del quartiere dei Frati verrà celebrato un Santo Rosario. Quella di Enrico Signorelli è «una figura molto importante per il nostro ospedale», come sottolinea l’attuale direttore generale Armando Gozzini. «Siamo addolorati e vicini alla famiglia». Era stato proprio Signorelli, nel 1968, a fondare il reparto di urologia nella struttura di piazzale Solaro. In ospedale, e in città, era un’istituzione: in molti sono passati dalle sue “mani” per farsi curare e chi è transitato dall’urologia di Busto ne ricorda la grande professionalità e umanità: lo si vedeva girare tra i pazienti anche la domenica.

«È stato un pioniere nel mondo dell’urologia – lo ricorda il dottor
, oggi alla Humanitas Mater Domini di Castellanza, successore di Signorelli alla guida del reparto di urologia dell’ospedale di Busto Arsizio – un punto di riferimento per tutti, non solo per il campo dell’urologia, ma anche per il metodo, l’organizzazione, la capacità di gestire il reparto e le risorse umane. Un maestro, che ha lasciato il segno». Dopo il pensionamento dall’ospedale pubblico per sopraggiunti limiti di età, attorno al 1990, Signorelli aveva proseguito ad esercitare privatamente, con un ambulatorio anche alla clinica Mater Domini di Castellanza. Dopo aver definitivamente chiuso la carriera, per diversi anni, sotto la direzione generale di , aveva continuato a frequentare l’ospedale, soprattutto in occasione delle manifestazioni e delle premiazioni.nì