Revocata la licenza all’università del Trota. L’ateneo albanese che concesse, sotto versamento di 77mila euro, la laurea al figlio di Umberto Bossi è nell’elenco degli istituti chiusi dal Ministero dell’Istruzione.
I beneficiari dei finti attestati potrebbero invece essere indagati per corruzione, abuso d’ufficio e altri reati.
L’annuncio lo ha fatto il premier albanese, , al termine di una minuziosa verifica sugli standard di qualità degli atenei, affidata ad una società internazionale. Sono in tutto diciassette le università private per cui è stata proposta la revoca della licenza e per altre tredici dovrebbe essere sospesa l’attività per almeno un anno.
Tra queste anche l’università Kristal a Tirana, che avrebbe fornito nel 2011 una laurea in Gestione Aziendale al figlio di i, senza che questo avesse mai messo piede Albania e tanto meno frequentato una lezione o dato un esame. Il titolo di studio sarebbe anche stato pagato profumatamente dal Trota: 77mila euro che però, secondo i magistrati di Milano, proverebbero dai fondi della Lega Nord che la famiglia Bossi avrebbe distorto al partito e per cui sono stati rinviati a giudizio lo stesso Senatur e i figli.
«Si tratta di una situazione catastrofica, di uno schema truffaldino – ha commentato il ministro dell’istruzione albanese, – L’Albania ha in proporzione il più elevato numero di università in Europa, otto volte più della Gran Bretagna, ossia 20 università per un milione di abitanti».
Il ministro ha denunciato anche la concessione della laurea negli atenei privati albanesi a 900 studenti stranieri «nonostante non ci sia nessun programma o lezione in lingua straniera».
Uno dei clamorosi esempi sarebbe proprio quello di . Gli studenti che hanno acquistato il titolo di studio sarebbero anche sotto la lente d’ingrandimento dei magistrati albanesi.
Per loro potrebbero prospettarsi i reati di corruzione e abuso d’ufficio.
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