Per Cocquio Trevisago ieri è stato il giorno del dolore. Ieri sera il paese intero ha voluto idealmente abbracciare la famiglia Mazzini con una lunga veglia per Lorenzo. Lo shock causato dalla morte di Lorenzo Mazzini, studente di 15 anni, travolto e ucciso da un’auto in via Marconi sotto gli occhi della madre, si è sciolto in dolore. E rabbia. Il sindaco Danilo Centrella ieri mattina ha firmato l’ordinanza che dichiara il lutto cittadino. «Quello che è accaduto – ha detto ieri il primo cittadino – ha spezzato il cuore di tutta la comunità. Tutti conoscono la famiglia Mazzini, tutti abbiamo avuto modo di conoscere e voler bene a Lorenzo. Nessuno è in grado di accettare questa morte».
Centerella, poco dopo le 12 di ieri, ha raggiunto l’abitazione dei Mazzini a due passi dalla piazza di Cocquio per porgere le proprie condoglianze. Papà Carlo, volontario della Croce Rossa, raggiunto da decine e decine di messaggi di affetto e vicinanza, anche dall’equipaggio dell’ambulanza che venerdì sera ha cercato di strappare Lorenzo alla morte, ha lo sguardo azzurro e lontano. La mamma di Lorenzo venerdì sera ha avuto un crollo nervoso. Suo figlio che muore. Suo figlio travolto sotto i suoi occhi.
Sui figlio travolto da un suo collega di lavoro. Il quarantenne alla guida dell’utilitaria che ha investito Lorenzo lavora con la madre. La donna era ferma in auto e attendeva il figlio. Lo ha visto arrivare, mentre il collega, così ha dichiarato, ha visto lei distraendosi nel notarla e facendo per salutarla. Investendo quel ragazzino magro e veloce di testa e di gambe con il cuore diviso a metà tra l’amore per l’arte e quello per l’atletica. La sua morte ha cancellato tutto. Ieri sera alle 21, al Teatro Soms di Caldana, invece del concerto in cartellone annullato dopo la tragedia si è tenuta una veglia per Lorenzo. C’era il sindaco, c’erano molti assessori, c’erano i ragazzi, gli amici di Lorenzo.
I compagni di scuola, i compagni di gara, i ragazzini che quest’estate il quindicenne ha seguito come educatore all’oratorio della parrocchia di Sant’Andrea. Come ricorda il parroco Don Franco Trezzi: «Questa estate si era impegnato come animatore all’Oratorio. L’ultima immagine che ho di lui è quella di un ragazzo con il sorriso sulle labbra che con grande sensibilità e si prende cura dei più piccoli». Una veglia che ha raccolto un paese, un dolore espresso con fiori. Per tutta la giornata di ieri la casa dei Mazzini si è riempita di persone, motivate a non lasciare posto al dolore riempiendola d’amore. «Non ce la faccio», dice gentilmente papà Carlo. «Non so nemmeno se sono davvero qui. Non ce la faccio a parlare», spiega perso in un dolore che non si può avere l’arroganza di immaginare. Intanto gli agenti del comando di polizia locale del Medio Verbano hanno completato gli accertamenti.
L’automobilista è stato denunciato per omicidio stradale. I test hanno confermato che era sobrio e non sotto l’effetto di stupefacenti. Sono in corso accertamenti sulla velocità alla quale viaggiava l’auto quando ha travolto Lorenzo. Il magistrato di turno nelle prossime ore affiderà l’incarico per l’autopsia. Poi sarà fissata la data dei funerali di Lorenzo.