La storia d’impresa del gruppo Adr è una di quelle storie tutte italiane che è bello raccontare. Perché quella piccola realtà artigiana, nata nel 1954 ad Uboldo dove ancora mantiene le proprie radici, dopo 60 anni è giovane e forte. E oggi è una multinazionale rimasta realtà europea sino al 2000, anno in cui, con notevole lungimiranza il gruppo guardò oltremare nel modo giusto ampliando settori produttivi che fanno capo un team tutto italiano. Come in Italia è stato mantenuto il centro di ricerca e progettazione del gruppo. Il know how di un’azienda leader mondiale nel settore del trasporto su gomma, in particolare del trasporto su gomma destinato alle realtà agricole.
È questo il core business di un gruppo che ha mantenuto ai propri vertici la famiglia Radrizzani; famiglia che 60 anni fa fondò questa grande realtà sinonimo di pregio della varesinità nel mondo. Oggi il gruppo ha assunto una dimensione internazionale ed è costituito da dieci stabilimenti di produzione dislocati in Italia, Francia, Polonia, Gran Bretagna, Spagna, Cina, Brasile, Nord America e Sudafrica; tre centri di ricerca e sviluppo e vari banchi prova per assali, freni e sospensioni, unici in Europa.
Il mercato di riferimento per il gruppo è cresciuto nel tempo passando dal solo territorio italiano all’intera Europa per orientarsi oggi verso il mercato globale. La gamma dei prodotti Adr, che conta 1.200 dipendenti nel mondo, viene considerata dagli addetti ai lavori “full time”. In sintesi nessun concorrente è in grado di offrire soluzioni ad hoc per ciascuna esigenza di “movimento” come il gruppo di nascita uboldese. Si spazia dalle piccoli applicazioni da 500 chilogrammi di portata, sino ai mercati russi e americani in cui si richiedono equipaggiamenti sino a 50 o 60 tonnellate.
Adr, inoltre, è leader in un settore in cui le macchine agricole devono essere sempre più performanti. Soprattutto sotto il profilo della velocità (in alcuni mercati si superano i 40 chilometri orari) con una conseguente necessità di maggior sicurezza. Ed è proprio il costante investimento nella ricerca, nelle nuove tecnologiche, nello soluzioni di progettazione uniche al mondo che il gruppo trae la propria forza arrivando ad ottenere performance eccezionali a rischio zero.
La crescita del gruppo è costante; dopo 60 anni Adr non teme la crisi. Investe costantemente sulla formazione del personale e predilige, sempre, personale italiano, in particolare negli ambiti della progettazione e della ricerca. Per il presidente Flavio Radrizzani i segreti di un successo così sono pochi, precisi e imprescindibili: «Anticipare i tempi, cogliere le occasioni, investire nella ricerca e saper ascoltare i clienti, nel nostro caso chi produce macchine agricole, e ovviamente gli utilizzatori finali dei mezzi».
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