Roma, 1 dic. (TMNews) – Il presidente afgano, Hamid Karzai, ha graziato la giovane donna afgana condannata a 12 anni di carcere per adulterio dopo essere stata violentata. Lo riferisce la Bbc, sottolineando che, se vorrà tornare libera, Gulnaz dovrà subire un’altra violenza, quella di sposare il suo carnefice: questa la tragica condizione posta alla donna dalla “giustizia” del suo Paese che ha considerato lo stupro un adulterio.
Oltre 5.500 persone hanno firmato una petizione chiedendo al capo dello Stato afgano di graziare Gulnaz, 20 anni, che, nove mesi dopo essere stata stuprata dal marito della cugina, ha dato alla luce una bambina in una cella del carcere di Kabul dove sta scontando la pena. “Speriamo che giustizia sia fatta”, aveva detto Heather Barr, ricercatore afgano dell’organizzazione “Human Rights Watch”.
Nei giorni scorsi, in un’intervista alla Cnn, la giovane si era detta disponibile a sposare il suo aggressore per permettere “alla figlia di continuare ad avere una madre”. In Afghanistan, le donne nella sua condizione di “disonorata”, rischiano di essere uccise, per mano della famiglia o dell’aggressore, che nel caso di Gulnaz ha negato di averle usato violenza.
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