Bruxelles, 5 nov. (Apcom) – La Nato resterà fino a quando sarà necessario in Afghanistan, ma il sostegno al governo che dovrà formare il presidente Hamid Karzai non è più incondizionato. E’ quanto ha dichiarato il segretario generale Anders Fogh Rasmussen in un’intervista alla Afp mentre oggi si registra un nuovo attacco dei talebani contro i militari italiani. Un lince è stato seriamente danneggiato nell’attacco ma i 4 militari a bordo non hanno riportato che lievi ferite.
Siamo in Afghanistan innanzi tutto e prima di tutto per la nostra propria sicurezza. Se abbandoniamo l’Afghanistan, il paese tornerebbe ad essere un santuario per i terroristi”, ha dichiarato Rasmussen. Ma, ha aggiunto, “la comunità internazionale ha bisogno di sapere con chi tratterà a Kabul, ora che le elezioni presidenziali sono finite”. Per Rasmussen “bisogna assicurarsi che sarà un governo forte, credibile, un governo che faccia beneficiare il popolo afghano dei servizi di base”.
Una cautela che trova riscontro anche nelle parole del ministro degli esteri francesce Kouchner. Il presidente afgano Hamid Karzai sarà anche corrotto – ha detto al The New York Times Kouchner – ma l’Occidente deve comunque accettarne la legittimità. Kouchner ha sottolineato come la corruzione in Afghanistan sia endemica, e che dato che Karzai è “il nostro uomo, che va legittimato”.
Sul fronte della cronaca, da registrare oggi un nuovo attacco talebano contro i militari italiani in Afghanistan. Quattro militari del 183esimo Reggimento Folgore sono rimasti lievemente feriti oggi dall’esplosione di un ordigno mentre erano impegnati in un’operazione di ricognizione nell’area della Zeerko Valley, nell’ovest del Paese, a circa 20 chilometri a sud di Shindad.
Sempre oggi, il ministro La Russa ha confermato che tra 5 giorni inizierà il ritiro dei 400 soldati italiani mandati come rinforzo per il periodo elettorale.
VGP
nov 09
MAZ
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