Washington, 27 feb. (Ap) – Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Robert Gates, afferma che sarebbe un errore fissare un termine per l’impegno di Washington in Afghanistan, paese dove una sconfitta sarebbe “un enorme passo indietro” per gli Stati Uniti. Gates rimprovera così i liberali e l’ala sinistra dei democratici che critica la presenza americana nel paese.
In una intervista rilasciata al programma “State of the Union” della Cnn, Gates ha dichiarato: “I talebani e Al Qaida ritengono di aver sconfitto una superpotenza. Consentire loro di apparire vittoriosi anche su una seconda superpotenza avrebbe effetti disastrosi e darebbe energia ai movimenti estremisti, al reclutamento, alle operazioni, al finanziamento di Al Qaida. Ritengo che sarebbe un enorme passo indietro per gli Stati Uniti”.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, sta riesaminando la strategia statunitense in Afghanistan e il Pentagono riflette sulla richiesta di truppe aggiuntive da parte del generale Stanley McChrystal, comandante Usa e Nato nel paese. McChrystal ha dichiarato che serve inoltre una diversa strategia: “stiamo facendo molte cose buone ma non otteniamo il successo che meritiamo. Dobbiamo pensare più velocemente”.
Sempre ai media ha parlato anche il segretario di Stato Hillary Rodham Clinton. In una intervista alla CBS, Clinton ha osservato che le decisioni di Obama giungeranno solo quando i risultati delle elezioni presidenziali afgane saranno definitivi. “Dobbiamo aspettare che la cosa si risolva, speriamo presto. Poi prenderemo un nuovo impegno rispetto ai nostri scopi”.
Il ministro Gates da parte sua ha aggiunto che Obama non ha ancora preso una decisione circa l’invio di altre truppe statunitensi in Afghanistan.
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