Castel Gandolfo, 20 set. (Apcom) – Il Papa esprime la sua “riprovazione” per gli attentati costati la vita a sei parà italiani a Kabul e, dopo l’Angelus domenicale a Castel Gandolfo, sottolinea che essi provocano “sconcerto nelle società che hanno a cuore il bene della pace e della civile convivenza”.
“Per le numerose situazioni di conflitto che esistono nel mondo – ha detto Benedetto XVI affacciato alla finestra del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo – ci giungono, quasi quotidianamente, tragiche notizie di vittime sia tra i militari che tra i civili. Sono fatti a cui mai possiamo abituarci e che suscitano profonda riprovazione, nonché sconcerto nelle società che hanno a cuore il bene della pace e della civile convivenza. In questi giorni – ha proseguito Ratzinger –
la notizia del gravissimo attentato in Afghanistan ad alcuni militari italiani mi ha provocato profondo dolore. Mi unisco con la preghiera alla sofferenza dei familiari e delle comunità civili e militari e, al tempo stesso – ha sottolineato il Papa – penso con eguali sentimenti di partecipazione agli altri contingenti internazionali, che anche di recente hanno avuto vittime e che operano per promuovere la pace e lo sviluppo delle istituzioni, così necessarie alla coesistenza umana; a tutti assicuro il mio ricordo davanti al Signore, con un particolare pensiero alle care popolazioni civili, e per tutti invito ad elevare a Dio la nostra preghiera”.
“Desidero qui anche rinnovare il mio incoraggiamento alla promozione della solidarietà tra le Nazioni – ha poi detto Benedetto XVI – per contrastare la logica della violenza e della morte, favorire la giustizia, la riconciliazione, la pace e sostenere lo sviluppo dei popoli partendo dall`amore e dalla comprensione reciproca, come ho scritto recentemente nella mia enciclica ‘Caritas in veritate'”.
Ska
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